MILANO L’arroganza delle ‘ndrine, com’è noto, ha pervaso ormai da anni anche la Lombardia, così ci ha pensato direttamente il sindaco di Trezzano sul Naviglio a lanciare un messaggio chiaro e diretto contro la pervasività della criminalità organizzata. Lo ha fatto, il primo cittadino Fabio Bottero, piazzando personalmente per le strade del suo Comune dei cartelli stradali eloquenti, che recano la diciutra «Comune vietato alla ‘ndrangheta» e «qui le cosche mafiose non sono benvenute». Assieme a lui, per le strade del Comune del Milanese, il presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti. «Trezzano – ha dichiarato il sindaco – vuole liberarsi dalle cosche. La nostra città ospita alcune aziende assolutamente eccellenti a livello internazionale, il tessuto sociale è sano, ma non si riesce a rimuovere il problema». L’iniziativa rientra nella campagna Anci “100 comuni contro le mafie”, lanciata alcuni mesi fa dal massmediologo Klaus Davi, ideatore dei cartelli di Trezzano.
x
x