CASAL DI PRINCIPE «La mafia è violenza ma, anzitutto, viltà. I mafiosi non hanno nessun senso dell’onore né coraggio. Si presentano forti con i deboli. Uccidono persone disarmate, organizzano attentati indiscriminati, non si fermano davanti a donne e a bambini. Si nascondono nell’oscurità». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto a Casal di Principe, in provincia di Caserta, nella Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Il capo dello Stato è intervenuto all’istituto Guido Carli , accolto dai ragazzi della scuola e di due istituti comprensivi della città con le bandierine tricolori. All’interno è stato intonato l’inno nazionale. Mattarella ha visitato nella mattinata il cimitero di Casal di Principe dove ha incontrato alla cappella della famiglia Diana, gli stretti congiunti del sacerdote ucciso dalla camorra, in particolare i fratelli Emilio e Marisa e consorti e figli; c’era pure Augusto Di Meo, testimone oculare del delitto don Diana.
«La Repubblica vi è vicina – ha poi aggiunto il Capo dello Stato -. Tutte le amministrazioni pubbliche devono far sentire con efficacia la loro presenza accanto ai cittadini. Insieme a tutte le espressioni della società civile. La politica sia autorevole nel dare risposte alle emergenze e ai problemi socio-economici dei territori. L’amministrazione sia efficiente, rapida nelle soluzioni e trasparente».
Rivolgendosi agli studenti, poi il Mattarella ha detto: «Care ragazze e cari ragazzi, Maria e Fabrizio hanno parlato dei preconcetti, dei pregiudizi che registrano sovente. Voi dovete essere fieri di essere nati in questa terra, che ha saputo compiere questa vera, grande, rinascita. Dovete avvertire l’orgoglio di essere concittadini di Don Diana».
«Dovete rifiutare, fin dai banchi di scuola – ha lanciato l’appello – la sopraffazione, la violenza, la prepotenza, il bullismo, che sono un brodo di coltura della mentalità mafiosa. Ricordate sempre che siete la generazione della speranza, quella a cui don Diana ha passato idealmente il testimone della legalità».
«La Repubblica Italiana – ha detto ancora Mattarella – considera prioritaria la lotta a tutte le mafie. Con leggi e strumenti avanzati, grazie all’impegno di inquirenti e forze dell’ordine – ai quali dobbiamo sempre esprimere la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza – sono state disarticolate organizzazioni potenti e minacciose, capi arroganti sono stati assicurati alla giustizia, intere aree sono state liberate dalla oppressione mafiosa».
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