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Accordo vicinissimo tra Api e Scopelliti. Mirabelli non ci sta

COSENZA Lo aveva anticipato poche settimane addietro: «Vedrete, tra non molto la nostra maggioranza sarà rafforzata dall`ingresso di nuove forze politiche moderate». Non ha perso tempo, Peppe Scope…

Pubblicato il: 12/02/2012 – 0:47
Accordo vicinissimo tra Api e Scopelliti. Mirabelli non ci sta

COSENZA Lo aveva anticipato poche settimane addietro: «Vedrete, tra non molto la nostra maggioranza sarà rafforzata dall`ingresso di nuove forze politiche moderate». Non ha perso tempo, Peppe Scopelliti. Che ieri, partecipando a Castrolibero al congresso cittadino di Api, ha fatto capire chiaramente che per il matrimonio con i rutelliani calabresi manca solo l`annuncio ufficiale. E a confermare questa tendenza è stato pure il senatore Franco Bruno, coordinatore calabrese di Api, ma soprattutto colui che più di tutti vuole provare a costruire un’alleanza tra il suo partito e la maggioranza di centrodestra che governa a Palazzo Campanella. Certo, a chi gli chiede conto, Bruno va ripetendo che non c’è «nessuna unione da celebrare» ma fuori dall’ufficialità appare chiaro che le prove tecniche di dialogo (incoraggiate e sostenute da quegli esponenti dell’Udc, vedi Talarico e Trematerra, legati fortissimamente a Scopelliti) tra i centristi rutelliani e il governatore siano ormai in fase avanzata.
Ma se l`amore, politicamente parlando, tra Api e il governatore sboccerà, non è detto che la maggioranza in consiglio regionale possa allargarsi a 31 componenti. L’unico rappresentante di Api presente in Aula, Rosario Mirabelli, è da tempo in rotta di collisione con Bruno. Tanto che ieri la sua assenza all`appuntamento di Castrolibero è stata notata un po` da tutti gli addetti ai lavori. «Ho votato contro il Bilancio – spiega Mirabelli – e contro il Piano casa che, tra l`altro, espone gli amministratori locali a pressioni di vario genere. Insomma, non ho nulla a che spartire con il centrodestra di Scopelliti». Il consigliere regionale, eletto nelle liste loieriane di “Autonomia e Diritti” e transitato in Api solo in una seconda fase, non fa nulla per nascondere il suo disappunto per la linea politica adottata dai vertici calabresi della formazione centrista: «Scopelliti vuole il sostegno di Api non per rafforzare la sua maggioranza ma per giocarsi a Roma la carta del “polo dei moderati”. Dimostrando di aver avviato un dialogo con le forze politiche che si richiamano al terzo polo, il presidente della Regione vuole dimostrare al Pdl che è in grado di ricoprire un ruolo di vertice nel suo partito». In realtà dietro la presa di posizione di Mirabelli, che con Scopelliti ha una militanza comune nel Movimento sociale e in Alleanza nazionale, c`è la consapevolezza di non potere avere nessuno spazio decisionale anche con un eventuale ingresso in maggioranza. Nelle intenzioni del presidente c`è sempre l`idea di un allargamento della coalizione di centrodestra “a costo zero” ovvero senza la modifica degli attuali assetti di governo e con l`obiettivo di indebolire e isolare la finiana Angela Napoli, che mai stringerebbe accordi con questo Pdl.
Sull`altro fronte è abbastanza evidente che a Bruno questo discorso conviene. In caso di mancata modifica della legge elettorale, Scopelliti potrebbe essere il garante di una ricandidatura. Non dimentichiamoci che nel 2008, il leader di Api fu il numero due in Calabria della lista del Pd al Senato. E giusto per capire ancora come sia forte il legame tra Api e Scopelliti basta ricordare la permanenza di Diego Tommasi alla presidenza dell`Asi cosentina.
Per la costruzione del terzo polo c`è ancora tempo…

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