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Carcere di Lamezia a rischio chiusura Levata di scudi di sindacati e politica

LAMEZIA TERME La paura e la delusione, anche la rabbia ricordano i giorni in cui tenne banco la decisione di “tagliare” il tribunale di Lamezia. Ora la popolosa città della Piana lancia l`allarme s…

Pubblicato il: 28/03/2014 – 18:50
Carcere di Lamezia a rischio chiusura Levata di scudi di sindacati e politica

LAMEZIA TERME La paura e la delusione, anche la rabbia ricordano i giorni in cui tenne banco la decisione di “tagliare” il tribunale di Lamezia. Ora la popolosa città della Piana lancia l`allarme sul rischio che corre un altro presidio dello Stato: il carcere. Tutti i detenuti ristretti nel carcere lametino dovranno essere trasferiti immediatamente. La levata di scudi arriva tanto più in un territorio ad alta presenza mafiosa: «Adesso l`amministrazione comunale e i politici locali, magari anche durante la campagna per le Europee, facciano il mea culpa e, se possono, vedano come favorire soluzioni che seppur di ripiego potrebbero essere anche di un certo pregio», afferma Gennarino De Fazio, segretario nazionale della Uilpa Penitenziari alla notizia della chiusura della casa circondariale di Lamezia Terme, prima dell`apertura di una nuova ala a Catanzaro prevista per il 26 aprile prossimo.
«Almeno dal 2006 – prosegue De Fazio – ripeto ad ogni pie` sospinto, e talvolta in perfetta solitudine, venendo persino tacciato di fare allarmismo, che la struttura penitenziaria lametina sarebbe stata inevitabilmente dismessa, perlomeno con quella destinazione d`uso, e che sarebbe stato necessario attivarsi per l`edificazione di un moderno penitenziario. Purtroppo mi sono scontrato con la sostanziale letargia, in qualche circostanza non solo metaforica, dell`Amministrazione comunale e con il muro d`indifferenza della politica, al di là di qualche occasione di facile passerella come la partecipazione disinformata al Consiglio comunale aperto del 20 maggio dell`anno scorso di qualche esponente di spicco». Per De Fazio «la decisione di espoliare Lamezia Terme del carcere risale agli anni a cavallo fra il 2008 ed il 2009, quando nel primo piano straordinario di edilizia penitenziaria si decise di costruire un nuovo padiglione per ulteriori 350 posti (elevabili) a Catanzaro. Da quel momento ho sempre detto, scritto e sostenuto in tutte le sedi che con la messa in funzione di quel padiglione la casa circondariale lametina sarebbe stata dismessa. Ma i maggiori politici lametini erano forse troppo impegnati in banchetti elettorali».
«Evviva la coerenza», rilanciano  Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario regionale, ricordando che «il 27 marzo 2014 è stato inaugurato lo “Sportello Lavoro” presso il carcere di Lamezia, alla presenza del commissario straordinario della provincia di Catanzaro e domani il carcere sarà chiuso, senza che nessuna sia mai stato informato: personale e organizzazioni sindacali». I due sindacalisti si dicono «certi che dopo i detenuti anche il personale di polizia penitenziaria sarà trasferito, perché l`amministrazione ha intenzione di aprire il nuovo padiglione detentivo del carcere di Catanzaro e per farlo vuole impiegare gli uomini fino ad oggi in servizio a Lamezia; tutto ciò – proseguono – senza tenere in alcuna considerazione le condizioni famigliari e personali, di gente che ormai presta servizio da anni a Lamezia, dove vive con le famiglie. Tra l`altro, la stessa amministrazione penitenziaria, non molti anni addietro, aveva investito ingenti risorse per ristrutturare il carcere di Lamezia». Durante e Bellucci parlano poi di «incoerenza» e «schizofrenia di decisioni politiche senza senso: a Lamezia è stata giustamente scongiurata la chiusura del tribunale, per poi chiudere il carcere, mentre a Rossano è stato chiuso il tribunale, nonostante ci sia il carcere e attualmente i detenuti arrestati vengono portato a Castrovillari, dove la polizia penitenziaria non riesce a gestirli. Chiudere queste strutture vuole anche dire togliere risorse economiche alla città. Ci opporremo con tutte le nostre forze alla chiusura del carcere di Lamezia – conclude il Sappe –, un baluardo nella lotta alla criminalità, in quanto presidio di legalità e sicurezza. Sarebbe anzi opportuno, come abbiamo più volte sostenuto, che nell`area del lametino venisse costruito un nuovo e più grande carcere».
«L`ipotesi di trasferimento da Catanzaro a Lamezia Terme degli uffici del Provveditorato regionale dell`Amministrazione penitenziaria sarebbe, se confermata, un grave colpo inferto al Capoluogo calabrese:» è con queste parole che il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Ivan Cardamone, ha portato a conoscenza della questione il sindaco, Sergio Abramo, durante una discussione avuta a Palazzo De Nobili. Abramo e Cardamone hanno, pertanto, espresso profonda preoccupazione per una notizia che, se confermata per vie ufficiali, «sarebbe anche un rilevante sgarbo istituzionale nei confronti dell`Amministrazione comunale di Catanzaro, che non è stata informata, e dell`intera città capoluogo. Palazzo De Nobili, infatti, non ha mai avuto la possibilità di discuterne con i vertici dell`Amministrazione penitenziaria, né di illustrare possibili soluzioni alternative, sempre a Catanzaro, al trasferimento degli uffici in questione». Per conoscere più approfonditamente la situazione, sarà richiesto, a breve, un incontro ufficiale al provveditore regionale dell`Amministrazione penitenziaria, Salvatore Acerra, nonché al ministro della Giustizia Andrea Orlando.
E intanto anche le istituzioni lametine si mobilitano ai massimi livelli: «Dopo aver letto qualche minuto fa alcune agenzie di stampa sulla prossima chiusura del carcere di Lamezia Terme – ha dichiarato il sindaco Gianni Speranza – apprendo che è addirittura in atto il trasferimento dei detenuti della città presso altre strutture penitenziarie. Proprio ieri mattina sono stato invitato nella struttura penitenziaria della città all`apertura di uno sportello informativo sul lavoro per i detenuti a cura del centro per l`impiego, come riferiscono anche i quotidiani. Ho ascoltato che ad una ad una precisa domanda del giornalista Paolo Giura sull`eventualità della chiusura del carcere si è risposto fugando le preoccupazioni. A distanza di poche ore c`è un precipitare della situazione senza nessuna doverosa informazione istituzionale da parte delle autorità preposte. Nelle scorse settimane è venuto a parlare con me il provveditore regionale dell`amministrazione penitenziaria dott. Salvatore Acerra, al quale ho esposto con chiarezza le mie preoccupazioni. In questi anni ripetutamente il comune di Lamezia si è rivolto al governo, ai parlamentari, ai rappresentanti istituzionali della città ed ai sindacati nazionali del settore, paventando il pericolo della chiusura e proponendo siti per la costruzione di nuove strutture». Speranza ricorda che «anche pubblicamente l`allora ministro di Grazia e Giustizia Nitto Palma disse che non bisognava essere allarmisti. Il comune di Lamezia farà tutto quello che è nelle sue possibilità affinché la nostra città non perda ruolo ed ulteriore importanza e sarà a fianco delle iniziative che le organizzazioni degli agenti di polizia penitenziaria ed i lavoratori porteranno avanti”. (0070)

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