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Reggio, bilancio demolito dalla Corte dei conti

REGGIO CALABRIA Il Comune di Reggio Calabria dovrà «adottare le necessarie misure correttive» per rendere “presentabile” il suo bilancio di previsione 2011. Lo dice la Corte dei conti, che ha esami…

Pubblicato il: 12/12/2011 – 20:45
Reggio, bilancio demolito dalla Corte dei conti

REGGIO CALABRIA Il Comune di Reggio Calabria dovrà «adottare le necessarie misure correttive» per rendere “presentabile” il suo bilancio di previsione 2011. Lo dice la Corte dei conti, che ha esaminato i documenti inviati dall`amministrazione comunale, ravvisando irregolarità e falle nella documentazione. Arriva l`ennesima tegola, dunque, sui conti di Palazzo San Giorgio. Dopo il ministero delle Finanze e la Procura, anche la magistratura contabile esprime dubbi sulla tenuta del “modello Reggio”.
Innanzitutto sugli equilibri di bilancio. «L`ente – scrive il relatore Quirino Lorelli – ha approvato il bilancio di previsione 2011 il 5 settembre 2011, oltre il termine del 30 agosto». E ha “dimenticato” del tutto di approvare il rendiconto di gestione del 2010. A Reggio, poi, «in contrasto con il principio generale di finanza pubblica che impone la riduzione della spesa corrente», quest`ultima è aumentata di 10,6 milioni di euro rispetto al 2010, mentre «gli equilibri di bilancio di parte corrente registrano un disavanzo pari a 15,4 milioni di euro». In questo quadro, il Comune ha pensato di ripianare il disavanzo con due tipi di entrate: 5,7 milioni «derivanti dai contributi per permessi di costruire» e 9,7 milioni che arriverebbero «da alienazioni patrimoniali». I giudici, però, non sono convinti della bontà delle previsioni e parlano di «non attendibilità della posta relativa alle alienazioni» e di «possibile sovrastima dei proventi delle concessioni edilizie, riscontrabili nel trend delle riscossioni degli esercizi 2008-2010, che in media risulta pari a 2,5 milioni di euro, rispetto alla previsione del 2011 di 7,6 milioni di euro».
Stime eccessive, come quelle previste per «le sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al codice della strada (2,5 milioni)» o per «il recupero dell`evasione tributaria (19,4 milioni), rinvenibile da stime elaborate dalla società Reges». Peccato che, negli anni passati, la riscossione delle tasse si sia attestata su livelli molto più bassi. Fatto che rende difficile credere che le stime del Comune siano ben fatte.
Non finisce qui. I rilievi si estendono ai debiti fuori bilancio «non riconosciuti dal consiglio comunale (sono 25,5 milioni)», che potrebbero rendere «non attendibile» la configurazione degli equilibri finanziari. E lambiscono anche l`iscrizione in bilancio di entrate derivanti dai trasferimenti per 146,7 milioni per i quali «l`ente non ha prodotto la documentazione giustificativa».
Non è convincente neppure il meccanismo di contenimento delle spese, dato che i dati offerti sono insufficienti. La spirale verso il basso prosegue con gli interventi da realizzarsi attraverso lo strumento del “project financing” (si tratta delle opere pubbliche cofinanziate dai privati in cambio della gestione di alcuni servizi). Il Comune ha previsto lavori per 74,6 milioni, che «sono stati inseriti nel piano triennale dei lavori pubblici, ma non sono previsti nell`elenco annuale» e, dunque, non avrebbero alcun titolo per rimanere tra gli stanziamenti di bilancio.
Ciò che, però, rischia di compromettere la tenuta degli equilibri finanziari di bilancio, sono i debiti fuori bilancio. Solo nel periodo febbraio 2011 – maggio 2011 si sono accumulati quasi 14 milioni di euro di “rosso”, ai quali «vanno sommate altre passività, riconducibili alle rilevanti esposizioni debitorie dell`ente verso le società partecipate “Acque Reggine spa”, “Multiservizi Reggio Calabria” e “Leonia”, che rispetto ai termini e ai dati contenuti nella relazione (quella del ministero delle Finanze, ndr) ammonterebbero complessivamente a 25,5 milioni di euro». Un disastro, insomma.
E tra le criticità rilevate dai magistrati contabili c`è anche la mancata ricognizione delle società partecipate. In sostanza, il consiglio comunale non ha proceduto all`approvazione della proposta formulata dalla giunta e mirata a una riforma di questi enti sub-comunali. Nel “mirino” ci sono soprattutto i rapporti finanziari tra il Comune e queste società. «Tutto questo – scrive la Corte dei conti nella relazione – al fine di evitare che situazioni di criticità finanziaria delle società possano incidere negativamente sulla stabilità degli equilibri e rappresentare un appensantimento dei futuri bilanci comunali».
Occhi puntati pure sull`utilizzo degli strumenti di finanza derivata. Secondo le indagini della Corte dei conti sono emerse nei contratti di “derivati” alcune criticità e difformità di carattere giuridico, nonché un valore complessivo negativo del “Mark to Market” di oltre 7,3 milioni. L`unica positività arriverebbe dal rispetto del Patto di stabilità. Ma è una soddisfazione effimera perché l`ispettorato generale di finanza della Ragioneria di Stato «lamenta il mancato rispetto del Patto nell`anno 2010 e ciò inficierebbe il bilancio previsionale per il 2011 che andava calcolato sulla base delle conseguenti sanzioni».
Va ancora peggio sulla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di personale. In particolare «non risulta giustificata» la previsione di spesa per collaborazioni coordinate e continuative o altre forme di lavoro flessibile riferite a «incarichi per giornalisti per un importo di oltre 110mila euro» atteso che il consiglio comunale non ha approvato il programma relativo agli incarichi di collaborazione autonoma che costituisce «elemento legittimante il conferimento di incarichi». Non è finita qui: il Comune non ha nemmeno proceduto alla costituzione del Fondo delle risorse per la contrattazione integrativa 2011. «La costituzione del Fondo – scrivono sempre i magistrati contabili – è propedeutica all`approvazione del bilancio».

NACCARI CARLIZZI ALL`ATTACCO «La Corte dei conti, presieduta dal presidente Franceschetti,  ha in pratica demolito il bilancio di previsione 2011 del Comune di Reggio. E’ bene ricordare che proprio una nota stampa a firma del presidente Franceschetti era stata utilizzata e strumentalizzata nel suo vero significato nel recente passato per affermare che i conti del Comune di Reggio fossere in regola. Siamo stati aggrediti e derisi allora per avere detto ciò che oggi è scritto in atti e provvedimenti delle autorità pubbliche.  La cronaca successiva ci ha consegnato la perizia della Procura della Repubblica, la relazione degli ispettori del ministero ed oggi la delibera della Corte dei conti». Questo è il commento rilasciato a caldo da Demetrio Naccari Carlizzi, dirigente del Pd e da sempre molto attento a questo tipo di questioni. «Il provvedimento della Corte dei conti – prosegue Naccari Carlizzi – non è però uno dei tanti ormai atti di censura sulle gestioni finanziarie ed amministrative del Comune. E’ infatti grave in sé in quanto sanziona il bilancio di previsione 2011 approvato il 5 settembre 2011 dall’attuale amministrazione comunale. A nulla vale quindi il tentativo di scaricare sulla precedente dirigente al bilancio ogni responsabilità come avvenuto in tutti questi mesi. Il Bilancio censurato oggi dalla Corte è quello della nuova amministrazione e porta la firma Arena-Cuzzola. La nuova amministrazione, in buona sostanza, non solo non ha tenuto conto dei rilievi del ministero del Tesoro e dei periti della Procura ma ha proceduto in proprio a deliberare documenti contabili inattendibili ed irregolari. Invece di risanare ha ampliato il buco di bilancio e così facendo le difficoltà socioeconomiche di un’intera città».

Pablo Petrasso
Antonio Ricchio

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