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EUROPEE | I diciotto "no" alla candidatura di Peppe

La candidatura alle Europee di Peppe Scopelliti non è stata mai in discussione ma ieri sull`asse Palazzo Madama-via in Arcione (dove si trova la sede nazionale del partito alfaniano) c`è stato un m…

Pubblicato il: 17/04/2014 – 15:51
EUROPEE | I diciotto "no" alla candidatura di Peppe

La candidatura alle Europee di Peppe Scopelliti non è stata mai in discussione ma ieri sull`asse Palazzo Madama-via in Arcione (dove si trova la sede nazionale del partito alfaniano) c`è stato un momento in cui le granitiche certezze non sono state più tali. È successo quando Angelino Alfano ha fatto presente – su invito pressante del coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello, che malvolentieri ha accettato l`idea di avere Scopelliti in lista – al governatore calabrese di aver ricevuto una lettera, sottoscritta da 18 senatori su 32 di Nuovo centrodestra, in cui si parla di «disagio» per come i vertici del partito hanno gestito la fase di definizione delle liste.
Nella missiva si punta il dito contro l`alleanza con l`Udc di Cesa e Casini: «La necessità di alleanza elettorale con amici vecchi e nuovi ha suscitato soprattutto nelle nostre periferie più di una perplessità: da un lato noi cerchiamo di cavalcare il cambiamento e le riforme ma dall`altro appesantiamo la tua immagine con volti che spesso fanno parte di un passato che non può più tornare e che appannano di molto la freschezza di una proposta politica che avrebbe tutte le premesse per diventare una proposta vincente e rappresentativa di ampie fasce dell`elettorato moderato del nostro Paese». Se non è una bocciatura piena dell`alleanza neocentrista, poco ci manca.
Ma è sulla scelta dei candidati “chiacchierati” – e Scopelliti rientra sicuramente tra questi, considerata la fresca condanna in primo grado a sei anni per falso e abuso d`ufficio per il crac finanziario al Comune di Reggio Calabria – che arriva l`affondo più duro dei senatori: «Ti diciamo tutto ciò con franchezza (e non sfioriamo neppure delicati aspetti riconducibili ad una “questione morale” che i nostri avversari potrebbero tirarci fuori mettendoci fortemente in imbarazzo), preoccupazione e spirito collaborativo, per costruire meglio insieme un futuro di successo anziché continuare con mormorii, incazzature ed inutili furbizie che non fanno altro che alimentare frustrazioni». Insoddisfazioni, «che potrebbero sfociare soprattutto in vista dei decisivi appuntamenti delle prossime settimane in inoperosi disimpegni».
Parole forti, insomma. Che hanno fatto traballare un po` Alfano. Tutto si è giocato nell`arco di qualche ora. Poi, i meri calcoli hanno preso il sopravvento ed è arrivato il via libera alla candidatura. Ncd (e anche l’Udc) considerano ancora Scopelliti un punto di forza. Valutano che il costo che pagheranno in Italia per questa operazione sarà ricompensato dai vantaggi che strapperanno in Calabria. Se avranno avuto ragione lo sapremo la sera del 25 maggio.
Intanto ci sarà da lavorare (e non poco) per ricucire lo strappo interno al gruppo parlamentare di Nuovo centrodestra. E qui si ritorna all`interrogativo di fondo posto nella riservatissima lettera indirizzata ad Angelino Alfano: «Qual è il male oscuro che non consente a Ncd di mettere le ali e volare sempre più in alto nei sondaggi e nel consenso dei cittadini?». (0020)

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