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EUROPEE | E ora Peppe deve "ricollocare" Chiappetta

LAMEZIA TERME Tre giorni passati a Roma dietro la porta di Angelino Alfano, Renato Schifani e Gaetano Quagliariello alla fine hanno portato al risultato sperato: Peppe Scopelliti è riuscito a esser…

Pubblicato il: 16/04/2014 – 10:30
EUROPEE | E ora Peppe deve "ricollocare" Chiappetta

LAMEZIA TERME Tre giorni passati a Roma dietro la porta di Angelino Alfano, Renato Schifani e Gaetano Quagliariello alla fine hanno portato al risultato sperato: Peppe Scopelliti è riuscito a essere inserito nella lista Ncd-Udc per le Europee. Adesso c`è una via di fuga per il governatore di recente condannato a sei anni per falso e abuso d`ufficio. Ed è quella che porta diritto a Bruxelles. Non era un fatto scontato perché le ultime grane giudiziarie hanno creato non poco imbarazzo ai piani alti dell`Ncd. Imbarazzo che investe soprattutto Alfano, che da ministro dell`Interno dovrà, a brevissimo, apporre la sua firma sotto al decreto di sospensione di Scopelliti dall`incarico presidente della giunta regionale per effetto delle legge Severino.
Ma tant`è. Adesso, però, viene il difficile. Perché la candidatura, in queste elezioni, non è sinonimo di elezione sicura. Si vota con le preferenze, non con il sistema delle liste bloccate e per questo motivo Scopelliti dovrà realmente dimostrare di avere una forza elettorale tale da conquistare un seggio nell`assemblea legislativa comunitaria. Una missione complicata, resa ancora più complessa dalla presenza in lista del leader dell`Udc Lorenzo Cesa. Il segretario nazionale dei centristi sarà capolista nella circoscrizione meridionale e punta a essere il primo degli eletti di questo raggruppamento che mette assieme eredi dello Scudocrociato e seguaci di Angelino Alfano.
Per Scopelliti, insomma, è la partita della vita. Un match da dentro o fuori senza possibilità di pareggio. Dovrà lavorare e non poco, il governatore, per riconciliare le varie anime del suo partito. Soprattutto dopo aver preteso e ottenuto il passo indietro di Gianpaolo Chiappetta. Il capogruppo di Ncd in consiglio regionale per ora non batte ciglio e a chi gli chiede conto risponde che «non c`è nessun problema» ma è chiaro che la questione prima o poi dovrà essere affrontata.
Chiappetta è stato prima lanciato nella mischia – per questo basterebbe ricordare l`annuncio in pompa magna fatto da Alfano al Rendano di Cosenza lo scorso 8 febbraio – e poi “scaricato” per fare spazio a Scopelliti. Se “ricompensa” – il termine non è il massimo dell`eleganza ma rende meglio di altri il concetto – ci sarà per lui, questa potrebbe essere rappresentata dalla nomina a vicepresidente della giunta regionale, incarico che gli permetterebbe di guidare l`esecutivo dal giorno dopo la sospensione di Scopelliti e fino alle nuove elezioni. Sempre che il governatore non decida di anticipare il provvedimento governativo con la formalizzazione delle dimissioni volontarie.
Attenzione alla conseguenze di questa operazione. Perché l`eventuale elezione di Cesa al Parlamento europeo spalancherebbe le porte di Montecitorio a Roberto Occhiuto. Come si ricorderà, alle ultime elezioni il leader dei centristi optò per il seggio alla Camera conquistato dall`Udc in Calabria, proprio a discapito del fratello del sindaco di Cosenza. Occhiuto, che nel frattempo ha lasciato i centristi per passare con Forza Italia, andrebbe a collocarsi all`opposizione del governo Renzi. Ma questi sono discorsi da sviluppare più in là.
Il presente ci consegna, sempre per quanto riguarda la lista Ncd-Udc, la ricandidatura dell`uscente Gino Trematerra. La discesa in campo di Cesa riduce al minimo gli spazi di manovra per il segretario regionale dell`Udc. Ma Trematerra senior non vuole tirarsi indietro rispetto alla parola data e annuncia di voler dare «un contributo per il successo» di un progetto politico che non si esaurisce il 25 maggio ma che ha un obiettivo più ambizioso: quello di fare da incubatore a una federazione dei moderati italiani.

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