Via i sottosegretari, conferme da Scopelliti e Talarico

Il summit è andato avanti a Palazzo Campanella per diverse ore. Seduti uno di fronte all`altro Franco Talarico e Peppe Scopelliti. Il presidente del consiglio regionale e il governatore calabrese si sono lungamente confrontati sulle misure da mettere in atto per avviare una corposa riduzione dei costi della politica. Confermata l`indiscrezione riportata dal Corriere della Calabria sull`intenzione di abolire la figura dei sottosegretari. Se la proposta dovesse ricevere disco verde in conferenza dei capigruppo prima e in Aula poi, Alberto Sarra e Franco Torchia sarebbero costretti a fare le valigie e lasciare Palazzo Alemanni. Tra le altre proposte, esaminate da Talarico e Scopelliti, e che saranno portate all`attenzione dei capigruppo convocati per il 23 agosto, ci sono la riduzione del numero dei consiglieri regionali e degli assessori  con la rivisitazione delle rispettive indennità e dei criteri riguardanti la determinazione degli assegni vitalizi, la riduzione del numero delle commissioni e dei gruppi consiliari, la razionalizzazione dei dipartimenti e delle figure dirigenziali, la riduzione delle strutture di supporto e delle consulenze affidabili a soggetti esterni all’amministrazione regionale, la diminuzione delle somme destinate ai rimborsi e la riduzione delle auto blu. Scopelliti e Talarico hanno ribadito, inoltre, la necessità di rivedere gli assetti degli enti strumentali e di quelli subregionali, rilevando indennità eccessive nei confronti dei vertici dirigenziali ed evidenziando come tali organi troppo spesso generino forti debiti a fronte di una produttività limitata e insoddisfacente.
I due presidenti hanno dato mandato ai direttori generali di giunta e consiglio regionale a redigere una bozza di riforma da sottoporre all`attenzione della conferenza dei capigruppo a cui prenderà parte (così come successo nell`ultima riunione) anche il governatore. Nel comunicato diffuso dall`ufficio stampa della giunta al termine della riunione si parla dell`intenzione di mettere in piedi «una vera e propria riforma strutturale, dettata non dall’attualità dell’argomento ma da un percorso avviato sin dall’inizio della legislatura, in piena condivisione tra giunta e consiglio, che aveva già prodotto importanti risultati in un solo anno. Da ricordare, infatti, i provvedimenti che hanno portato all’eliminazione dei consiglieri supplenti, al taglio del 10% sul complesso delle spettanze ai gruppi, alla riduzione del 25% sugli accessi dei consiglieri, all’unificazione delle sedi romane di giunta e consiglio e alle norme sulla trasparenza riguardanti il patrimonio e i redditi dei consiglieri». Peccato, però, che l`attività legislativa non segua gli annunci del presidente del consiglio regionale. Poco meno di un anno fa, un trionfante Talarico aveva lanciato la nuova iniziativa di Palazzo Campanella. La situazione patrimoniale dei consiglieri regionali sarebbe stata, finalmente, accessibile a tutti, «dopo la pausa estiva». Ovviamente, si parlava della pausa estiva targata 2010. Un anno dopo, i dati non sono ancora disponibili, né sul bollettino ufficiale della Regione né sul web. E, a quanto pare, non li ha neppure Talarico. O, almeno, non tutti hanno provveduto a restituire i moduli da completare con i beni (e i redditi posseduti). Sembra, addirittura, che nella prossima seduta del consiglio regionale, quello a quanto pare in programma per il 30 agosto, il presidente chiederà ai consiglieri ritardatari di affrettarsi. Così potrà rifare l`annuncio di un anno fa. E questa volta si spera lo faccia seguire dai fatti. Come si dice in questi casi: meglio tardi che mai.