Una stagione teatrale di grande pregio. Così come avviene da 12 anni a questa parte grazie all’impegno del Teatro Stabile della Calabria, che a Crotone ha sempre scelto di lavorare, nonostante tutti e tutto. Da Pirandello a Molière, da De Filippo a De Sio, sono molto buoni i nomi e splendide le opere che compongono la stagione di prosa dell`Apollo. Si parte con “Il miracolo di Don Ciccillo” con la regia di Carlo Buccirosso, noto attore teatrale e televisivo, reso famoso da un altro napoletano, Vincenzo Salemme, poi sarà il tempo di Giuliana De Sio che reciterà in “La lampadina galleggiante” di Woody Allen e poi ancora “Guardami Guardami” spettacolo comico con Biagio Izzo, “Niente progetti per il futuro” con Giobbe Covatta ed Enzo Iachetti, “Gomorra” e la compagnia degli ipocriti, “L’avaro” di Molière, “Compagnia Totò” con Francesco Paolantoni e Giovanni Esposito e ancora Massimo Lopez in “Varie-età”, Luigi De Filippo con “A che servono questi quattrini?” e infine un’opera non tra le più conosciute di Luigi Pirandello, “Trovarsi”, a recitare Mascia Musy. Così come conferma il direttore artistico dello stabile, Geppy Gleijeses «il teatro assolve ad un nobile compito “ri-creare” la gente. Grazie a questa funzione le persone crescono e migliorano perché frequentare il teatro significa promuovere la crescita della città. Investire nel teatro e nella cultura, significa investire nella nostra stessa esistenza e nel nostro futuro».
Parole sante in una città abbandonata dagli interventi culturali. Lo stabile assolve anche ad un compito rilevante così come ci tengono a sottolineare gli organizzatori: «Tra amministrativi e risorse umane in campo artistico, a Crotone diamo da lavorare a quasi trenta persone». In una realtà così provata dalla disoccupazione, di certo, non è poco. Inoltre si è accennato ai tanti laboratori teatrali che come ogni anno verranno destinati alla scuole ed a chiunque voglia prendere parte.
Tra gli spettacoli, anche uno di particolare interesse per il Sud. “Gomorra”, tratto dal celeberrimo romanzo dallo scrittore inviso dalla Camorra, Roberto Saviano. Fabio Vincenzi, già attore teatrale e responsabile delle scelte che riguardano la stagione ha dichiarato: «E` uno spettacolo a cui abbiamo tenuto particolarmente. Saviano tra l’altro, grazie alla sensibilità del presidente del consiglio provinciale di Crotone Benedetto Proto, è approdato in città. Lo scorso anno, durante un importante convegno sulla lotta alla criminalità organizzata, io stesso ho interpretato “Lettera alla mia terra” e mi sono stupito del grande interesse che ho suscitato nei numerosi ragazzi presenti al convegno. Sintomo che, anche attraverso l’arte, principi come il rifiuto della criminalità vengono recepiti dai giovanissimi. Assetati di cultura, specie a Crotone».
Gli abbonamenti, vista la crisi economica, avranno lo stesso costo. Solo la poltronissima dopo dodici anni ha avuto un aumento di soli due euro. Presente all’incontro con la stampa anche l’assessore alla cultura del Comune di Crotone che ha purtroppo confermato quanto i crotonesi sospettano ormai da tempo: «Mancano i fondi attualmente per terminare il teatro comunale – ha detto Pietro Cotronei – 4 milioni di euro che speriamo di recuperare attraverso il pagamento delle royalty, o attraverso la rimodulazione dei fondi Pisu». Crotone aspetta l’inaugurazione del teatro da circa tre anni, una storia come tante altre in città, ma che fa male parecchio. E non appare facile la risoluzione del problema, l’opera incompiuta rischia inoltre di deteriorarsi con il passare del tempo. Così che nel frattempo, per quanto possa essere di qualità il calendario teatrale proposto, rimane la sensazione amareggiante di essere gli ultimi tra gli ultimi.
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