Tra Tallini e l`Udc è scontro aperto

Al rientro dalla trasferta negli States, il governatore Peppe Scopelliti tutto poteva immaginare tranne di dover fronteggiare due emergenze interne. La prima è relativa alle dimissioni di Luciano Pezzi, sub commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario. Ancora una volta, un rappresentante dello Stato chiamato a ristrutturare la sanità calabrese ha deciso di abbandonare. In precedenza analoga sorte era toccata a Giuseppe Navarria. Difficile capire cosa si celi dietro il dietrofront del generale della Finanza. Che interpellato dal Corriere della Calabria si è mostrato ermetico: «La questione è molto delicata e preferisco ancora non parlarne in pubblico».
La seconda “grana” è scoppiata proprio in queste ultime ore. Merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) di una lettera che l`assessore regionale pidiellino, Mimmo Tallini, ha inviato ad Angelino Alfano. Nella missiva spedita al segretario nazionale del Pdl, di cui un quotidiano locale siciliano pubblica ampi stralci, Tallini afferma che «pur condividendo in pieno la tua linea politica che è quella di allargare l`attuale maggioranza alle altre forze che si richiamano al Ppe, ritengo che in Calabria il nostro partito stia pagando prezzi enormi all`alleanza con l`Udc che con il 10% dei voti ha raccolto più del 50% del potere».
Parole dure, pesanti come un macigno che non hanno lasciato indifferenti i vertici calabresi dello Scudocrociato. Tanto da provocare una risposta al vetriolo di Gino Trematerra, coordinatore calabrese dei centristi: «Se l`opinione dell`assessore Tallini, espressa formalmente in una lettera inviata al segretario nazionale del Pdl Alfano, fosse condivisa dai vertici calabresi del Pdl, non esiteremmo a rimettere ogni incarico che ci vede impegnati a svolgere funzioni di governo e di rappresentanza istituzionale nell`interesse della collettività calabrese». Se non siamo alla crisi diplomatica, poco ci manca. Lo confermano, qualora residuassero ancora perplessità, sempre le parole di Trematerra: «In politica la memoria degli eventi è fondamentale, sia per evitare errori già commessi che per guardare al futuro. Non è mia intenzione ricordare all`assessore Tallini, il quale è naturalmente liberissimo di considerare la politica alla stregua di una pallottoliere o di interpretarla esclusivamente in base a numeri e percentuali, da cosa origina l`accordo che l`Udc nel 2010 ha siglato col presidente Scopelliti. Ho però il dovere di rammentargli che l`Udc nella scorsa legislatura è stata una forza politica di opposizione al centrosinistra guidato da Agazio Loiero, del quale Tallini da consigliere regionale è stato alleato per tutti i cinque anni». L`esponente centrista ne fa contemporaneamente una questione di metodo e di merito: «Non sarò certo io a censurare fibrillazioni interne alla maggioranza, che sono più che legittime e addirittura utili se l`obiettivo è giungere a equilibri più robusti e solidi. Però mi corre anche l`obbligo di segnalare che, qualora le fibrillazioni dovessero superare la fisiologica dialettica tra parti politiche diverse per storia e cultura che tuttavia hanno scientemente concordato di fare un percorso comune nell`interesse dei calabresi, l`Udc ne trarrebbe, responsabilmente, le logiche conseguenze». C`è quanto basta, insomma, per ritenere che Scopelliti si prepara ad affrontare un mese di novembre decisamente caldo.