CATANZARO La bocciatura, nell`ultima riunione del consiglio dei ministri a guida Berlusconi, della legge regionale che trasformava la Fondazione Campanella in una fondazione di diritto pubblico conferma tutte le perplessità che avevo manifestato all`indomani del via libera alla norma. E` quanto afferma in una nota il consigliere comunale e capogruppo del Pd di Catanzaro, Salvatore Scalzo, a proposito del ricorso davanti alla Corte costituzionale intentato dal governo contro questa legge. «Perplessità nate – aggiunge l`ex candidato a sindaco – in un contesto di grande deficit sanitario per la nostra regione, per la quale si attende il pronunciamento del Tavolo Massicci sul Piano di rientro per risanare il debito e soprattutto alla luce della crisi di altre importanti realtà della sanità socio-assistenziali calabrese, come la Fondazione Betania e il Centro calabrese di solidarietà abbandonati o quasi a se stesse». Scalzo poi rivolge la sua attenzione al dibattito politico che in sede locale si era sviluppato a proposito della struttura sanitaria che ha sede nella città capoluogo di regione. «Apprezzo comunque la volontà dell`on. Traversa (sindaco di Catanzaro, ndr) – prosegue il consigliere del Pd – di effettuare un consiglio comunale per discutere delle proposte della Regione sull`organizzazione delle strutture sanitarie in città, una richiesta per altro avanzata qualche mese fa da altri consiglieri e respinta categoricamente dal sindaco, in modo inspiegabile. Mi piacerebbe comunque un consiglio comunale nel quale potessero essere coinvolte le categorie interessate». Scalzo, infine, ritorna con preoccupazione sulla vicenda della Campanella: «Dispiace per questa situazione dagli scenari pericolosi che vede come al solito vittime dirette le migliaia di lavoratori e professionisti di un centro che, tra le tante difficoltà, ha comunque promosso attività di livello internazionale, ma che finiscono nel calderone della malapolitica e della malagestione, troppo spesso segnati dall`affarismo e dal clientelismo».
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