Annuncio bipartisan: «La metropolitana di Cosenza si farà»

La metropolitana leggera sta per arrivare. E’ assai più di una promessa, perfino più di un impegno, avendo i protagonisti istituzionali presentato anche un cronoprogramma preciso dell’impresa.  In una fase di non facile comunicazione tra i due comuni maggiormente interessati alla metro leggera, cioè Cosenza e Rende, le due amministrazioni, la Regione e i tecnici si sono trovati attorno a un tavolo per annunciare che quell’opera tanto discussa si farà e presto. I due sindaci, Occhiuto e Cavalcanti, uno accanto all’altro, hanno parlato di «progetto condiviso e di grande opportunità». Forse maggiormente ottimista si è rivelato Occhiuto, «certo di giungere al traguardo», mentre Cavalcanti è parso più cauto, sottolineando come per un certo periodo si sia temuto di poter perdere i finanziamenti, soprattutto in momenti di crisi come questi. Di qui i ringraziamenti bipartisan alla Regione, che è stata capace di  non perdere questa occasione.
In verità il clima dominante era assai ecumenico, con reciproci riconoscimenti e diffuse soddisfazioni. Il più ecumenico stato Pino Gentile, assessore ai Lavori pubblici, quindi da adesso dominus della realizzazione dell’impresa. «Sono qui per mettere la parola fine a una questione che ha rischiato di alimentare malintesi», ha esordito l’assessore, affermando che se l’opera si farà, è merito delle amministrazioni di Cosenza e Rende, ma anche dei molto citati “Principe e Oliverio”. Inoltre l’assessore si è sforzato, con efficacia, di essere massimamente rassicurante. «I fondi ci sono e siamo pronti per fare il bando di gara», ha spiegato Gentile, parlando dei 160 milioni di euro, ai quali sarà probabilmente possibile sommare altri trenta milioni aggiuntivi, «per realizzare un’opera che va considerata come strategica».
Gentile ha sollevato il problema della gestione dell’opera, una volta che essa sia stata portata a compimento, immaginando la formazione di un consorzio, o un affidamento alla Ferrovie della Calabria. Tuttavia questo è un argomento che al momento appare prematuro, anche se presto dovrà essere affrontato. Ad Orsomarso, consigliere con delega ai Trasporti, il compito di annunciare il cronoprogramma e di manifestare l’orgoglio «per il sistema Calabria governato da una nuova classe dirigente», mentre Mancini, dopo aver riportato il giudizio positivo della Commissione europea, ha ceduto alla rievocazione del nonno, che da sindaco di Cosenza aveva immaginato il progetto sin da allora.
Sandro Principe, fino a quel momento quietamente seduto tra il pubblico, a un certo punto ha, senza essere annunciato, preso la parola. Una precisazione fatta per «amore di verità», per spiegare che già il centrosinistra aveva fatto molto del lavoro per realizzare la metro tra Rende e Cosenza, trovando le risorse. Poi Tremonti aveva prosciugato i fondi e alla destra che guida la Regione, Principe ha riconosciuto il merito di aver posto rimedio al danno arrecato dall’allora ministro del Tesoro alla Calabria. Sullo schermo le slide annunciavano le tappe: approvazione definitiva a gennaio 2012. Il mese successivo l’avvio della gara d’appalto, con l’aggiudicazione dei lavori a maggio. Lo start up dei lavori tra settembre e ottobre e infine l’opera compiuta entro tre anni dal suo inizio.