COSENZA «La non approvazione del Piano di rientro sanitario del governo Scopelliti è la certificazione del fallimento di un modello che ha penalizzato la nostra regione e in particolare la città di Cosenza». Lo afferma, in una nota, Giuseppe Mazzuca, presidente della Commissione controllo e garanzia del Comune di Cosenza. «Un fallimento che continua – prosegue Mazzuca – visto che ancora non sono state liberate quelle risorse, circa un miliardo d`euro, che sarebbero spettate come premialità alla Calabria, dopo che il tavolo Massicci ha rimandato al mittente il Piano di rientro chiedendo di metterci nuovamente mano. Noi purtroppo, e sottolineiamo purtroppo, tutto questo lo avevamo detto a tempo debito, evidenziando limiti ed errori di quel Piano nella speranza che la nostra voce non rimanesse inascoltata. Questo perché noi credevamo e ancora crediamo che su certi temi bisogna avere un`attenzione e un impegno forte e costante nel tempo, che non è sufficiente dirle mediante tardive quanto inutili conferenze stampa allorquando le cose poi accadono, ma bisogna lavorare sempre con una logica di prevenzione per tutelare concretamente e pienamente l`interesse dei cittadini». «Non a caso a settembre – prosegue Mazzuca – abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario nel quale è stato approvato all`unanimità un documento da noi proposto e che il primo cittadino ha poi illustrato alla conferenza dei sindaci dell`Asp. Purtroppo quello che chiedevamo con quel documento non ha avuto seguito perché la conferenza ha deciso di non votarlo, eppure al suo interno c`erano una serie di punti di vitale importanza, visto che in questa materia quella di Cosenza è la provincia più colpita dell`intera regione. Oggi e sottolineo solo oggi ci accorgiamo del fallimento della gestione commissariale del governatore Scopelliti, e la conseguenza disastrosa per i cittadini dell`intera regione. I proclami sono finiti e alla prova dei fatti si è fallito».
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