LAMEZIA TERME Sarebbero stati loro i responsabili delle intimidazioni ai danni di un imprenditore del Vibonese, attivo nel settore delle acque minerali. Antonio Campisi, di 23 anni, e Nicola Drommi, di 22, sono stati arrestati dai carabinieri di Nicotera perché considerati gli autori dei pesanti avvertimenti nei confronti di Antonio Comerci, proprietario di un appezzamento di terreno in cui si trova una fonte di acqua. Su quel terreno, Comerci aveva avviato la realizzazione di uno stabilimento industriale di imbottigliamento e confezionamento. Campisi e Drommi, entrambi già noti alle forze dell`ordine, il 25 ottobre scorso avrebbero sparato 14 colpi di pistola contro il portone dell`abitazione dell`operatore economico e del garage attiguo e, tre giorni dopo, altri 29 colpi contro i magazzini dell`impresa “Acqua Soave”.
Il 9 novembre scorso, nelle vicinanze dei luoghi presi di mira, i militari dell`Arma hanno arrestato Drommi, trovato in possesso di una Beretta calibro 9×21 con matricola punzonata, colpo in canna e due caricatori con 29 proiettili. Una pistola esattamente dello stesso tipo di quella usata per le intimidazioni. All`esito delle indagini preliminari, il gip ha emesso nei confronti di Campisi e Drommi un`ordinanza di custodia cautelare in carcere, in cui vengono ipotizzati i reati di tentata estorsione e danneggiamento. I due sarebbero legati da stretti rapporti di parentela a noti esponenti del clan Mancuso di Limbadi.
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