Il vescovo di Pavia: Angela è stata testimone di madre che sfidò il crimine e l`omertà

PAVIA Si sono svolti oggi i funerali di Angela Montagna Casella, la madre di Cesare, vittima di uno dei più lunghi sequestri della storia. A 18 anni rimase infatti per 743 giorni (dal 18 gennaio 1988 al 30 gennaio 1990) nelle mani dell`Anonima sequestri calabrese. Nella chiesa della Sacra Famiglia a Pavia si sono ritrovati Cesare Casella, il padre, il fratello Carlo e gli altri parenti, attorno ai quali si sono stretti con grande affetto, tanti amici e conoscenti. «La Chiesa di Pavia – ha sottolineato monsignor Giovanni Giudici, attuale vescovo di Pavia – accompagna nella preghiera e nel cordoglio i familiari di Angela Casella. Ricorda la sua testimonianza di madre e di cittadina che, anche nel nome della fede, ha saputo sfidare il male sociale dell`organizzazione del crimine e l`omertà colpevole che la asseconda. La sua scelta di amore tenace, coraggioso, intelligente e creativo è per tutti noi in memoria grata». Monsignor Giovanni Volta, vescovo emerito di Pavia, ha spiegato nel suo messaggio ai familiari di Angela Casella di «sentirsi loro molto vicino nella sofferenza e nel dolore»; monsignor Volta, ricoverato da alcune settimane in gravi condizioni all`ospedale di Mantova, all`epoca del sequestro di Cesare Casella ricevette più volte la signora Angela in curia per ascoltarla e confortarla. Durante la messa è stato letto anche il messaggio di monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri-Gerace, già fatto pervenire alla famiglia.