LAMEZIA TERME «Portare la Calabria nel cuore dello Stato e fare in modo che sempre più tra i calabresi tutti prevalga il senso dello Stato e il rispetto per le regole e la legalità. Bisogna partire da questa grande e positiva contaminazione tra istituzioni, associazioni di impegno civile e giovani per debellare quel male assoluto rappresentato dalla `ndrangheta che umilia una regione come la Calabria che ha una grande storia alle spalle di civiltà e cultura». Così il presidente del consiglio regionale Franco Talarico a Lamezia Terme intervenendo alla manifestazione organizzata dal coordinamento nazionale antimafia “Riferimenti“ presieduto da Adriana Musella. Presenti all`incontro gli studenti delle scuole del comprensorio nell`ambito del progetto “Gerbera Gialla 2011-2012”, un`iniziativa che nasce dall`intesa tra l`associazione di impegno civile “Riferimenti“ fondata dal giudice Antonino Caponnetto, che fu il primo coordinatore del pool antimafia di Palermo e il consiglio regionale. «Il progetto educativo di “Gerbera gialla” – è scritto in una nota del portavoce del presidente del consiglio regionale – che si svolge su tutto il territorio nazionale, è rivolto particolarmente ai giovani e mira alla sensibilizzazione pubblica e alla prevenzione nella lotta alla criminalità organizzata e ad ogni forma di violenza. Alla manifestazione sono intervenuti il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, il Procuratore di Lamezia Salvatore Vitello e il Questore di Catanzaro Vincenzo Roca. È intervenuto, inoltre, Marco Giuliani, attore della fiction Distretto di Polizia, che ha portato agli studenti la testimonianza sul significato del suo impegno artistico nella lotta alla criminalità». Talarico, concludendo il suo intervento, ha fatto riferimento ai successi ottenuti da magistratura e forze dell`ordine nella lotta alla mafia in Calabria. «Dobbiamo stare accanto a questi rappresentanti dello Stato – ha detto – chiedere che il loro impegno sia sostenuto sempre di più con mezzi e servizi. Per anni in passato la mafia calabrese è stata sottovalutata nella sua pericolosità e nella sua azione di pervasità rispetto alle altre mafie, per cui oggi la strategia di lotta deve essere corale. Noi come consiglio regionale abbiamo scelto questo percorso di educazione alla legalità, cercando il contatto con le nuove generazioni. Solo con un`azione sinergica, con il dialogo e l`investimento nella cultura possiamo vincere questa battaglia. E` importante il ruolo della politica e delle istituzioni ed essere credibili, superando anche incidenti di percorso che non possono mettere in discussione il valore e il ruolo istituzionale nella sua funzione di servizio ai cittadini e di garanzia democratica».
x
x