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Dal Consiglio l`ok al Collegato alla finanziaria

REGGIO CALABRIA Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Collegato alla manovra finanziaria 2012. A fronte di una manovra complessiva vicina ai nove miliardi di euro, il bilancio di previ…

Pubblicato il: 20/12/2011 – 23:21
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Dal Consiglio l`ok al Collegato alla finanziaria

REGGIO CALABRIA Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Collegato alla manovra finanziaria 2012. A fronte di una manovra complessiva vicina ai nove miliardi di euro, il bilancio di previsione prevede risorse per 800 milioni, al netto dei trasferimenti nazionali e comunitari. Cifre più basse rispetto allo scorso anno, quando i fondi liberati ammontavano a 870 milioni di euro. La giunta regionale ha anche stabilito il pareggio di bilancio entro il 2014.
Il Collegato, tra le norme più importanti, decreta la proroga del commissariamento per Arssa e Afor fino al 30 giugno 2012, un finanziamento per il museo nazionale di Reggio di 11 milioni di euro, interventi a sostegno del sistema produttivo del porto di Gioia Tauro e l’istituzione del fondo regionale per le prestazioni socio-sanitarie. Inoltre, nella manovra è prevista l’adozione da parte della giunta regionale del Piano dei pagamenti entro il 28 febbraio di ogni anno, al fine di rendere più idoneo lo strumento di verifica della compatibilità della spesa regionale rispetto alle regole di finanza pubblica. Il documento prevede anche l’esplicita dichiarazione sulla copertura finanziaria dei provvedimenti della giunta.
Molti gli emendamenti presentati in consiglio. Alcuni sono stati riproposti e approvati dopo essere stati bocciati in commissione. È il caso della fondazione Calabresi nel mondo, trasformata in organismo in house della Regione con una dotazione di 100 mila euro per il 2012. La maggioranza di centrodestra, con il placet del governatore Scopelliti, ha in pratica ignorato il parere negativo della commissione competente, come ricordato in aula dai consiglieri Pd Censore e Battaglia. La Fondazione, anche a valere sui fondi comunitari, avrà la funzione di progettare interventi per il consolidamento di relazioni sociali ed economiche con le comunità calabresi residenti all`estero.
Per l’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Giacomo Mancini, il Collegato approvato nella notte rappresenta «un traguardo importante. Abbiamo deciso di dare risposte alle esigenze presenti nella nostra comunità. Nel documento sono presenti investimenti per favorire la crescita accompagnati dal rigore finanziario richiesto a chi rappresenta le istituzioni». Duro, invece, il giudizio dell’esponente Pd, Bruno Censore: «È un provvedimento che non aggredisce i problemi più importanti, come lavoro e pensioni. La situazione è grave, un bilancio non può essere incisivo se non taglia i costi inutili. Qui invece vediamo resuscitare la Fincalabra, alla quale si dà la possibilità di acquisire nuove obbligazioni finanziarie». Poi, Censore esprime un giudizio politico tranchant: «Il centrodestra è imploso, questa manovra dimostra che non è più in grado di governare la Regione». Nettamente contrario al provvedimento anche il gruppo consiliare di Italia dei valori, che lamenta tagli ai settori fondamentali. «Manca una visione strategica – ha commentato il consigliere Giuseppe Giordano -, servono atti concreti che questo bilancio non riesce ad attuare. È un documento che soffoca la Calabria, che mostra dei limiti irreversibili. Si trascurano gli interventi importanti a favore di enti inutili».
Secondo il capogruppo Pd, Sandro Principe, è necessario «fare bilanci coerenti con progetti futuri di largo respiro. Quello di oggi è invece un piano ingessato che limita i servizi. Bisogna dire basta a una regione centralista e schiava della burocrazia».
La maggioranza in consiglio regionale ha inoltre deciso di concedere alla fondazione Mediterranea Terina un contributo straordinario di 3 milioni e 900mila euro. Il finanziamento servirà a regolarizzare i debiti previdenziali, fiscali e contributivi della fondazione, in modo da permettere all’ente regionale di accedere a una erogazione di 11 milioni di euro del Miur relativa ai fondi Pon “Ricerca e competitività”. Nettamente contrario Demetrio Battaglia, per il quale si tratta di «un emendamento inammissibile: non c’è copertura finanziaria per questa operazione. Siamo al paradosso di un consiglio che approva condoni ma al tempo stesso non riesce a dare nemmeno un euro all’imprenditoria. In questo modo si tolgono risorse a settori fondamentali della Regione». Secondo Luigi Fedele, invece, «la Calabria non si può permettere di perdere un finanziamento di questo tipo».
Slitta poi al 30 giugno 2012 la fine del commissariamento di Arssa e Afor.  Si tratta dell`ennesima proroga della fase commissariale dei due enti sub-regionali, messi in liquidazione già da alcuni anni. Il termine fissato inizialmente per il 31 dicembre è stato spostato in avanti di altri sei mesi.
L’Aula ha inoltre respinto a maggioranza l’emendamento, presentato da Demetrio Battaglia, che mirava ad abolire tutti gli organi dell’Arpacal. Il consigliere Pd ha ricevuto lo stop anche relativamente a un’altra proposta che prevedeva contributi in conto interessi per un importo massimo di quattro milioni di euro alle piccole e medie imprese e a quelle artigiane. Blocco anche per l’aumento di 25 milioni di euro del fondo sanitario per le prestazioni socio-sanitarie, avanzato da Rosario Mirabelli. La dotazione sarà di 15 milioni di euro, come previsto dal testo originale.
L’assemblea legislativa calabrese ha poi approvato un ordine del giorno con il quale si impegna a concedere un contributo di 200mila euro al Comune di Palmi per la realizzazione della festa della Varia. Il finanziamento sarà rilasciato per consentire alla città della Piana di ottenere il riconoscimento Unesco per i beni immateriali. Per l’assessore alla Cultura, Mario Caligiuri, si tratta di «un provvedimento importante che valorizza la cultura e le tradizioni calabresi».
È stato invece rinviato alla commissione Sanità l’emendamento presentato da Nicola Adamo e Giuseppe Bova che propone l’accorpamento di tutti i presidi e le aziende ospedaliere in un`unica azienda ospedaliera regionale.

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