RENDE Dopo il lancio pubblicitario con Benigni per testimonial, il «diadema» (così il decano Aldo Bonifati, progettista del Campus, chiama il teatro Auditorium dell`Unical) adesso è chiamato a risplendere nel confronto con la gioielleria antica, e un po` svalutata, del “Rendano” di Cosenza. La sfida è fissata per il 21 e il 22 gennaio: mentre ad Arcavacata Giorgio Albertazzi debutterà con “Cercando Picasso”, nel teatro di tradizione del capoluogo andrà in scena l’unico spettacolo di danza del cartellone della lirica, dedicato ai balletti francesi.
L`arrivo del maestro in Calabria potrebbe anche fornire qualche novità e anticipazione sulla seconda edizione del Magna Graecia festival, in attesa della presentazione ufficiale alla Bit di Milano in primavera. La stagione di prosa curata dal Teatro Stabile di Gleijeses all`Auditorium (700 posti, acustica perfetta e strumentazione avveniristica con tanto di golfo mistico a scomparsa “motorizzata”) riparte dal direttore artistico del Mgtf che, con la Martha Graham dance company, presenterà un atto unico di un’ora e mezza per la regia di Antonio Calenda: è una delle date più attese di un cartellone che parla campano, da Luigi De Filippo al “Gomorra” rivisto da Mario Gelardi, passando per Covatta (in coppia con Iachetti per “Niente progetti per il futuro”, in programma il 26 e 27 gennaio) e Francesco Paolantoni (“Compagnia Totò”, 3 e 4 marzo); anche Gleijeses, cosentino per parte di madre, è salito sul palco (il 9 e 10 gennaio con “Mercadet-L’affarista” di Balzac) all`interno di una stagione aperta il 9 dicembre da Leo Gullotta (“Il piacere dell’onestà”) e interrotta una settimana dopo per il malore di Giuliana De Sio (a Lamezia con “La lampadina galleggiante”).
Dopo la festa per i primi 40 anni dell`ateneo – ma l`Unical avrebbe fatto bella figura anche nell`Aula magna – adesso l`Auditorium torna a “fare il suo lavoro”: costato 10 milioni di euro (dei quali 770mila dalla Regione Calabria per gli arredi), è stato paragonato da Gleijeses «a teatri come il Giovanni da Udine e il Comunale di Bolzano».
Complimenti, lustrini e telecamere sono lontanissimi, al contrario, dal più che centenario “Rendano” di Cosenza: è qui che, fra polemiche per la questione della selezione per l`orchestra e una mini-stagione di prosa (6 titoli), il prossimo fine settimana tornerà sul palco la storica compagnia di balletto Skanderberg. Il corpo di ballo, diretto da Mirella Castriota, costituito da 12 danzatori, stavolta si misura con la tradizione del balletto francese dei primi del Novecento. “Il Carnevale degli animali” di Camille Saint-Saens e “Prelude à l’apres midi d’un faune” di Claude Debussy, su coreografie del maestro di fama internazionale Giuseppe della Monica, vedranno protagonisti i due corpi di ballo del territorio: la Skanderberg, appunto, e la “Alfonso Rendano” di Isabella Sisca, ovvero le due “istituzioni” che da decenni formano a Cosenza generazioni di ballerini. Ad accompagnare i danzatori l’orchestra lirico-sinfonica diretta dal maestro Donato Sivo. La stagione lirica (8 le repliche in cartellone) ripartirà venerdì 24 e domenica 26 febbraio con?il Rigoletto di Giuseppe Verdi (orchestra lirico-sinfonica del Rendano diretta da Giovanni Pelliccia con il coro lirico “F. Cilea” di Reggio Calabria diretto da Bruno Tirotta, per la regia di Francesco Antonio Castaldo). Le altre tre date: sabato 24 e domenica 25 marzo (“La Russia: le fiabe”, con Isabel Russinova – consulente per la prosa del “Rendano” – voce recitante), sabato 21 e domenica 22 aprile (“La Germania: l’opera popolare”) e sabato 12 maggio con la?“Sinfonia n°9 in re minore” di Ludwig van Beethoven.
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