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Iniziato il processo ai Lo Giudice, saranno sentiti tre magistrati

REGGIO CALABRIA Il procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia Alberto Cisterna, il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria Francesco Mollace e il giudice della Corte d`appello…

Pubblicato il: 19/01/2012 – 19:13
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Iniziato il processo ai Lo Giudice, saranno sentiti tre magistrati

REGGIO CALABRIA Il procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia Alberto Cisterna, il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria Francesco Mollace e il giudice della Corte d`appello di Roma, Francesco Neri sono stati chiamati a deporre come testi della difesa dal boss della `ndrangheta Luciano Lo Giudice, dal capitano dei carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi e dall`imprenditore Antonino Spanò, imputati assieme ad altre nove persone, in un processo che è iniziato oggi a Reggio Calabria. La richiesta avanzata dai legali di Lo Giudice, Tracuzzi e Spanò è stata accolta dai giudici e così i tre magistrati dovranno deporre davanti al Tribunale. Luciano Lo Giudice, presente questa mattina in udienza, è imputato di associazione mafiosa e di altri reati fine, quali intestazione fittizia di beni, l`illecita detenzione di armi e una serie di attentati intimidatori compiuti ai danni di imprenditore e commercianti di Reggio, assieme, a vario titolo ad altri dieci imputati. Tracuzzi, invece, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perché, secondo l`accusa, avrebbe passato notizie riservate alla cosca Lo Giudice. Il boss è il fratello di Antonino Lo Giudice, l`altro boss della cosca, che si è pentito autoaccusandosi della stagione delle bombe a Reggio Calabria. Antonino ha anche chiamato in causa Cisterna, sostenendo che il magistrato ha aiutato un altro fratello collaboratore detenuto a essere scarcerato. Tra gli imputati figura anche Antonio Cortese, ritenuto il responsabile degli attentati alla Procura generale di Reggio e all`abitazione del procuratore generale oltre che dell`intimidazione contro la Dda di Reggio Calabria davanti alla quale fu lasciato un bazooka. Il processo a Cortese, comunque, riguarda soltanto il reato di associazione per delinquere perché, per le altre contestazioni, procede la Dda di Catanzaro. Dopo l`ammissione dei testi, il processo è stato rinviato al 16 febbraio per l`inizio vero e proprio con la deposizione dei primi testimoni chiamati dall`accusa, rappresentata dal pm della Dda di Reggio Calabria Beatrice Ronchi.

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