«Troppe morti, intervenga il ministro Balducci»
CATANZARO Ora i casi sono troppi: «Uno stillicidio di giovani vite che la Calabria non può tollerare». Mimma Iannello, della segreteria regionale della Cgil chiede l`intervento del ministro alla Salu…

CATANZARO Ora i casi sono troppi: «Uno stillicidio di giovani vite che la Calabria non può tollerare». Mimma Iannello, della segreteria regionale della Cgil chiede l`intervento del ministro alla Salute, Renato Balducci, per gettare un po` di luce sul caso-Calabria e «accertare lo stato in cui versa la sanità regionale, assumendo decisioni e misure conseguenti allo stato di insicurezza e inappropriatezza in cui vengono erogati servizi essenziali e garantita la qualità delle cure». Due morti in pochi giorni (quelle della piccola Singh Gursewale, di soli 4 mesi presso, l’ospedale Morelli di Reggio Calabria e di Gessica Rita Spina, la giovane di San Giovanni in Fiore morta a Crotone dopo il parto), sono l`evidenza di «un quadro sanitario allarmante che rischia di pregiudicare il già labile livello di fiducia dei cittadini verso il sistema sanitario regionale».
Anche se «la sanità calabrese ha al suo interno indiscutibili competenze professionali, i casi di presunta malasanità fin qui registrati offrono lo spaccato complessivo di una sanità con vistose criticità sul piano dell’organizzazione, della funzionalità e della qualità dei servizi». Ciò che è più grave, per la sindacalista, è che «l’azione del Piano di rientro, anziché ridurre le criticità, le sta accentuando. E dentro questo quadro di precarietà sanitaria si contano le vittime. Serve mettere in sicurezza il diritto alla salute dei calabresi oggi compromesso dalla gestione fallimentare del commissariamento. È scaduto il tempo della propaganda».