Ultimo aggiornamento alle 15:40
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

«Candideremo poliziotti calabresi a sindaco di Ventimiglia e di Bordighera»

Poliziotti calabresi in corsa per la carica di primo cittadino nei Comuni della Liguria sciolti per infiltrazioni della ‘ndrangheta. È quanto propongono il segretario regionale del sindacato di pol…

Pubblicato il: 05/02/2012 – 17:17
«Candideremo poliziotti calabresi a sindaco di Ventimiglia e di Bordighera»

Poliziotti calabresi in corsa per la carica di primo cittadino nei Comuni della Liguria sciolti per infiltrazioni della ‘ndrangheta. È quanto propongono il segretario regionale del sindacato di polizia Coisp, Giuseppe Brugnano, il segretario aggiunto Vincenzo Albanese, e l’avvocato Filomena Falsetta, esponente del centro studi Lazzati. «Candideremo rappresentanti della polizia di Stato che non devono e non vogliono più limitarsi a tutelare la cosa pubblica, ma, d’ora in poi, anche ad amministrarla nell’interesse dei cittadini presenti e futuri, e di fare non soltanto della Calabria ma anche dell’Italia una “questione morale” – spiegano i tre in una nota congiunta –. Il nostro progetto non riguarderà più soltanto i Comuni calabresi sciolti per mafia, ma anche e soprattutto quelli del nord, sciolti anch’essi per mafia, come Bordighera o Ventimiglia».
Brugnano, Albanese e Falsetta spiegano: «Le trattative, in questo progetto rivoluzionario per riconsegnare lo Stato allo Stato, sono in fase avanzata tra il Coisp, il centro studi Lazzati e i partiti che guardano con attenzione a ricostruire l’Italia attraverso una terza fase in corso». Questa decisione, si legge nel comunicato, nasce convinzione, scaturita da «una delle espressioni nascenti dal binomio inscindibile Falcone-Borsellino», che «la mafia è un fatto umano, e come tutti i fatti umani, ha un inizio e una fine. E ora spetta proprio alla Calabria dare una dimostrazione forte e tangibile di tale tesi, poiché questa terra ha sempre rappresentato il solo e unico fulcro dei discorsi di tanti rappresentanti istituzionali sulla criminalità organizzata, nei quali negavano accuratamente che il fenomeno mafioso è radicato al nord come non mai».
«Sarà così – dicono ancora i rappresentanti di Coisp e centro studi Lazzati – che proveremo a richiudere le porte che una certa politica ha spalancato e da dove entra il peggio che la società esprime. Si tratta di quella stessa politica che ha preferito girarsi dall’altra parte, facendo apparire il Nord come un’oasi felice senza corruzione, senza infiltrazioni mafiose all’interno delle istituzioni comunali, provinciali, regionali e nazionali. Per questo, riteniamo sia nostro dovere morale adoperarci per stimolare la Calabria ad affrontare una prova di grande orgoglio e di immediato riscatto, che produca un’inversione di tendenza, consistente nella possibilità di associare l’azione politica con l’impegno e l’attivismo dei fedeli Servitori dello Stato, in grado di smuovere le coscienze».
«Siamo fermamente convinti – concludono Falsetta, Brugnano e Albanese – che tutto questo sia realizzabile destinando a quei territori caratterizzati dall’infiltrazione mafiosa, gli operatori della sicurezza, che con le loro doti di senso di responsabilità, rigore morale e libertà di coscienza sapranno affrontare la vita politica ed istituzionale senza tatticismi. Essi rappresentano la sola alternativa per scongiurare qualsiasi tentativo di collusione o contaminazione da parte della mafia, che non potrà più mettere i suoi tentacoli nella politica».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x