LAMEZIA TERME Il neocommissario regionale del Pd continua a serrare le fila del partito. Alfredo D’Attorre ha infatti incontrato i coordinatori provinciali uscenti, nominati dal precedente commissario Adriano Musi. Un lavoro, quello condotto dai massimi responsabili territoriali dei democrat, su cui D’Attorre ha espresso, «anche a nome della segreteria nazionale, un sincero apprezzamento e ringraziamento». Il nuovo commissario, si legge in una nota, «ha esposto nel corso dell`incontro le linee fondamentali del programma di lavoro da mettere in campo nelle prossime settimane in vista delle elezioni amministrative e dell`avvio della fase congressuale. I coordinatori uscenti hanno espresso una piena condivisione» della strategia indicata.
«Anche al fine di individuare le soluzioni politico-organizzative che consentano al partito di affrontare al meglio nelle diverse province la fase fino alle elezioni amministrative e all`avvio dei congressi» D`Attorre ha avviato un giro di incontri nelle cinque federazioni territoriali. «Ciò – conclude la nota – consentirà di individuare, realtà per realtà, la soluzione più funzionale per affrontare questa fase di transizione».
«SAREMO IL PARTITO DELLA RISCOSSA CALABRESE»
E a margine della prima tappa del “tour” regionale, quella di Catanzaro, a cui hanno preso parte i rappresentanti del Pd nelle istituzioni locali catanzaresi e i quadri di partito, D’Attorre ha espresso un cauto ottimismo: «C’è la condivisione dell`obiettivo del percorso da seguire per preparare al meglio la prossima tornata amministrativa e per trasmettere all`esterno che il nostro può e vuole essere il partito della riscossa calabrese per la ricostruzione del Paese».
D’Attorre, che ha incontrati i giornalisti insieme al candidato a sindaco del capoluogo di regione, Salvatore Scalzo, ha aggiunto: «C`è un`intesa sul fatto che bisogna mettere un punto, andare a capo e ripartire con spirito unitario. Ho già detto – ha aggiunto, riferendosi alle varie anime dei democrat – che l`obiettivo è fare del Pd una casa comune con regole condivise in cui ci sia spazio per tutti senza atteggiamenti burocratici. Dentro un quadro di regole condivise ci sarà anche il fiorire di iniziative. L`importante è che abbiano un orizzonte comune».
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