E i precari Asp chiedono una sanatoria alla Regione

COSENZA «Da più tempo stiamo sollecitando destra e sinistra a recepire la delibera 169 del 2008 e a sostituire la già cassata legge regionale 1/2009, nei punti in cui è intervenuta la Consulta»: il coordinamento precari Asp di base ex legge 296/06 torna a sollecitare la politica per vedere risolvere la propria estenuante vertenza. «Lo abbiamo fatto – si legge in una nota – perché riteniamo che gente con i titoli sia rimasta fuori dalle stabilizzazioni e gente senza titoli o con i titoli incompleti sia in servizio. Scopelliti – aggiungono i precari dell`Asp cosentina – dovrebbe intervenire su questo, confrontandosi non con i suoi dirigenti ma con quelli capaci se ce ne sono». Per fare questo i precari invocano «un provvedimento regionale che, intanto, rispetti le leggi 244 e 296, consentendo a chi era in servizio al 1° gennaio 2007 o aveva maturato un triennio nel quinquennio precedente, di essere stabilizzato. Per chi non ha ancora raggiunto i titoli ma è in servizio si può prevedere una proroga di legge come sanatoria».
«La questione – conclude la nota – riguarda esclusivamente Cosenza e c`è il rischio che chi non vedrà riconosciuti i suoi diritti possa denunciare per abuso d`atti d`ufficio diverse figure dirigenziali locali e regionali. Non vogliamo guerre tra poveri ma provvedimenti giusti anche perché le unità rimaste fuori non saranno più di 30 in tutta la Regione: il principio di uguaglianza e di giustizia e di terzietà dell`amministrazione pubblica non consente, però, discriminazioni».