Pd in campo in difesa di D`Attorre
«La circostanza che il presidente Scopelliti non abbia mai “conosciuto” il professor D`Attorre, commissario del Pd Calabrese è una buona notizia per tutti i cittadini calabresi e in particolare per i…

«La circostanza che il presidente Scopelliti non abbia mai “conosciuto” il professor D`Attorre, commissario del Pd Calabrese è una buona notizia per tutti i cittadini calabresi e in particolare per il Pd calabrese». Così il consigliere regionale democrat Mario Maiolo “difende” il suo commissario, attaccato dal governatore Giuseppe Scopelliti.
«Che il professor D`Attorre – prosegue Maiolo – non abbia mai avuto le stesse frequentazioni del presidente Scopelliti è l`ulteriore conferma, della quale non c`era assolutamente bisogno e tanto meno da una fonte così screditata, delle sue qualità umane, morali, culturali e politiche».
Il consigliere regionale del Pd passa poi ad analizzare le ultime “uscite” del governatore: «Il presidente Scopelliti è politicamente in un profondo stato confusionale. Costretto a non poter più usare il suo lessico propagandistico, con il costante richiamo al seppellito “modello Reggio”, cerca di distrarsi e parlare di altro. Ma di cosa può parlare il presidente Scopelliti? Dei problemi dei calabresi? Di come la sua giunta, ormai in panne, non riesce ad affrontare un solo problema? O forse di come tentare di sfuggire al fallimento politico ormai acquisito? Ovviamente niente di tutto questo. Con evidente panico parla di cio che teme, del Pd, e siccome la nuova fase che si è aperta per la costruzione della nuova Regione vede il Pd ritrovare unità, forza e iniziativa politica attraverso un rinnovato rapporto con i mondi vitali della società calabrese, il presidente Scopelliti definitivamente ha perso lucidità. Scopelliti pensi a come dare risposte ai calabresi. Il Pd, a Roma e in Calabria, non è interessato a esternazioni prive di contenuto, di senso e, quindi, inutili».
Ma Maiolo non è l’unico esponente del Pd a far sentire la propria voce in difesa del commissario. Anche il capogruppo in consiglio regionale ha diffuso una nota per la stampa: «E` tipico del presidente Scopelliti di ricorrere al gratuito attacco di tipo personale quando non ha argomenti validi per controbattere le altrui giuste e fondate considerazioni politiche. Alfredo D`Attorre non ha bisogno di difese d`ufficio; epperò questo giovane intellettuale, per il prezioso lavoro che sta compiendo, merita il sostegno e la solidarietà incondizionata del gruppo democratico in seno al consiglio regionale e dell`intero partito – scrive Sandro Principe. «Il Pd calabrese è ricco di militanti, di dirigenti e di amministratori di grande qualità e sinora, come una molla, è stato compresso da una deriva autolesionista – prosegue Principe – D`Attorre con impegno, lucidità di analisi e di indirizzo sta eliminando “quel peso” e sta facendo recuperare al Pd la condizione ottimale per dispiegare, come la “molla” liberata dal “peso”, tutte le sue energie fisiche e potenzialità intellettuali. E` evidente che ciò non può che preoccupare Scopelliti ed il centrodestra calabrese».
Le parole di Scopelliti hanno indignato anche il presidente della Provincia di Cosenza. «Le dichiarazioni di Scopelliti su Alfredo D`Attorre lasciano davvero sbalorditi – afferma, in una nota, Mario Oliverio – Il fatto che il governatore della Calabria – aggiunge – abbia dichiarato di non conoscere il neocommissario del Pd subito dopo che quest`ultimo lo aveva invitato a smetterla di parlare di complotti, a rispettare il ruolo della magistratura, a non offendere la dignità delle istituzioni, a rispondere punto su punto nelle sedi competenti alle accuse mossegli da importanti rappresentanti dello Stato e a non pensare di poter contare su debolezze o cedimenti da parte del Pd pone in evidenza il grande nervosismo di cui, soprattutto negli ultimi tempi, è in preda il presidente della Regione il quale, anziché rispondere nel merito delle questioni che gli vengono sollevate, tenta di glissare, spostando il terreno del confronto sulla polemica personale e compilando, senza avere alcun titolo per farlo, pagelle velenose e strumentali finalizzate soltanto a dividere uomini e partiti».
«Il professor D`Attorre, che è intellettuale stimato, figlio e profondo conoscitore del Mezzogiorno, con una chiara e limpida esperienza di direzione politica alle spalle – dice ancora Oliverio – è un uomo libero ed autonomo da ogni potere, in primo luogo dai poteri criminali e delle mafie, ed è impegnato a costruire in Calabria un Partito democratico unito, forte, autonomo e aperto a tutte le forze sane che vogliono il reale cambiamento di questa terra. Già in queste prime settimane del suo impegno nella nostra regione egli ha dato ampia dimostrazione del percorso di ricostruzione a cui è chiamato il Pd per diventare un partito forte e coeso, capace di mettere in campo un progetto di crescita economica e sociale e di affermare legalità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica di cui la Calabria ha urgente bisogno per evitare di cadere definitivamente in un baratro senza ritorno. Intorno a lui sta crescendo un clima di responsabilità diffusa, finalizzata esclusivamente a dare vita ad un progetto politico che abbia realmente a cuore la Calabria e i calabresi. D`Attorre, e noi insieme a lui, abbiamo il compito di realizzare un processo di reale unità del Pd e di aprire le porte ad una nuova stagione, libera da trasformismi ed ammiccamenti deteriori, nella quale la politica ritorni ad essere il motore attraverso cui un partito come il nostro possa alimentarsi delle energie migliori della società calabrese che guarda avanti e vuole cambiare per costruire il suo futuro in Italia e in Europa».
Comunicato congiunto anche da parte del deputato Franco Laratta e del vicepresidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua: «Scopelliti dice di non conoscere D`Attore, di non sapere nulla di lui. Beh, questo è sicuro, visto che D`Attorre… non ha carichi penali pendenti, non è indagato o pregiudicato! Vorremo tranquillizzare, inoltre, il presidente della Regione: il commissario D`Attore, la cui storia e il cui impegno in politica sono noti e particolarmente significativi, è venuto in Calabria su mandato della segreteria nazionale, gode la stima di tutti noi, nel giro di pochi mesi saprà riorganizzare il partito e saprà dargli forza e determinazione nell`impegno politico a favore della nostra terra. E alle prossime elezioni regionali saremo pronti a vincere e governare».
«Scopelliti – aggiungono Laratta e Bevacqua – stila poi una graduatoria dei “buoni del Pd”, di coloro che lui immagina siano “i migliori”, i più buoni nei suoi riguardi. Ma si sbaglia profondamente: nel Pd non ci sono buoni o cattivi nei suoi riguardi, perché il giudizio sulla sua fallimentare azione politica è unanime e completamente condiviso, perché sta tutto nell`ordine delle cose. Basta informarsi sulla riunione dei parlamentari, dei consiglieri regionali, degli amministratori del Pd calabrese, svoltasi la scorsa settimana a Lamezia alla presenza del Commissario D`Attorre. Tutti hanno condiviso il giudizio sulla devastante azione del presidente e della sua giunta. Tutti, nessuno escluso. Scopelliti si definisce “l`uomo del fare”. Concordiamo. Ma del fare… molto male alla Calabria!».
Sceglie l’arma dell’ironia anche il parlamentare Nicodemo Oliverio: «Il presidente della giunta regionale Scopelliti non conosce il commissario calabrese del Pd D’Attorre? Finalmente una buona notizia per i calabresi. Commentare cosa succede negli altri partiti nel corso dei lavori di un congresso provinciale del proprio partito – aggiunge Oliverio – è davvero paradossale. Scopelliti, e non è la prima volta che capita, ha perso una buona occasione per tacere. E d’altronde, non si capisce come avrebbe potuto conoscere D’Attorre, considerato che quest’ultimo si è laureato alla Normale di Pisa, ha fatto il ricercatore all’ateneo di Salerno, si occupa di politica. E’ necessario avere qualche altro requisito per fare attività politica nella nostra regione? Se per Scopelliti – conclude Oliverio – i requisiti sono quelli del cosiddetto modello Reggio, allora possiamo dire che la direzione n
azionale del Pd ha compiuto un’ottima scelta nominando D’Attorre commissario. Un’ottima scelta per la politica e per i calabresi».