LAMEZIA TERME Il gip del tribunale di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, non ha convalidato il sequestro dei beni, per un valore di 2,5 milioni, eseguito il 28 febbraio scorso dalla guardia di finanza nell`ambito di un`inchiesta della Procura su una presunta frode fiscale, disponendo la restituzione ai proprietari. Tra gli indagati figurano il deputato salernitano Gerardo Soglia, del gruppo Misto, coinvolto in qualità di legale rappresentante pro tempore della società Temesa, proprietaria di un albergo a Nocera Terinese, e altri tre rappresentanti della stessa società che si sono succeduti nel corso del tempo, Raffaele Rega, Roberto Onesti e Alessandro Cristaudo. Un avviso di garanzia è stato inviato anche alla società per responsabilità amministrativa. Secondo l`accusa, gli indagati avrebbero frodato lo Stato tramite l`utilizzo di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti, emesse da società compiacenti, tra le quali anche una di diritto olandese. A detta della finanza, gli indagati avrebbero evaso imposte sui redditi e Iva per 1,4 milioni di euro e avrebbero beneficiato indebitamente di rimborsi Iva per più di 500mila euro. Il gip, oggi, però, accogliendo il ricorso degli avvocati Giuseppe Spinelli e Paolo Mascaro, difensori rispettivamente di Raffaele Rega e Roberto Onesti e di Alessandro Cristaudo, non ha convalidato il sequestro dei beni.
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