Una Ginestra per far rinascere il teatrino di San Fili
SAN FILI Piccoli teatri per grandi progetti. Il progetto, ambizioso, è “Meridiani”: un esperimento legato al territorio, un teatro di residenza triennale, con funzioni anche formative. Il luogo è il…

SAN FILI Piccoli teatri per grandi progetti. Il progetto, ambizioso, è “Meridiani”: un esperimento legato al territorio, un teatro di residenza triennale, con funzioni anche formative. Il luogo è il Gambaro, raccolto e accogliente teatro liberty di San Fili, borgo antico arrampicato sulla collina appena fuori Cosenza. I protagonisti di questa idea sono diversi. Innanzi tutto la compagnia Teatro della Ginestra, poi lo stesso comune di San Fili, la Provincia di Cosenza e la Regione (martedì 13 l`assessore regionale ufficializzerà il varo delle 5 residenze finanziate e pronte a partire: con Teatro della Ginestra ci sono “Centro Teatro Calabria” con sede a Crotonei; “Dracma” a Polistena; “Scenari Visibili” a Lamezia Terme e “Scena Nuda” a Reggio).
Il valore di questa iniziativa è stata ben rappresentato dall’assessore Maria Francesca Corigliano, per la quale lo scopo principale è quello di dare spazio ai talenti locali, dentro una provincia cui l’amministrazione non riconosce un centro con attorno le periferie, ma piuttosto una molteplicità di centri, ognuno con la propria storia, tradizione e i propri riferimenti culturali da difendere. Di qui la scelta di sostenere il progetto di Dante De Rose, direttore artistico del progetto di Residenza teatrale a San Fili. Un`idea che è ovviamente molto piaciuta a Ottorino Zuccarelli, sindaco del piccolo paese, subito prestatosi con entusiasmo al progetto. E per certi versi è un miracolo che in tempi spietati di crisi e tagli, «che hanno soprattutto colpito la cultura, la formazione e la scuola», come ha detto Mario Oliverio, si siano trovati i fondi per sostenere il progetto di Residenza teatrale.
Questo sforzo resta nel solco dell’amministrazione provinciale di puntare sulla cultura come risorsa importante. In realtà, per il presidente della Provincia è necessario fare un passo avanti, passando dal sostegno economico della fruizione della cultura a quello della produzione di cultura, aiutando i talenti e valorizzandoli. Esattamente dentro questa ottica pare collocarsi il progetto di De Rose, che non comprende solo un cartellone interessante sin dalla seconda metà di marzo fino alla fine di aprile, ma punta molto su attività di collegamento con il territorio – gli studenti delle scuole di San Fili potranno conoscere la vita del teatro e saranno coinvolti direttamente nei laboratori che saranno attivati – e di formazione, perché nel corso dei tre anni durante i quali si svilupperà il progetto di Residenza teatrale a San Fili potrebbero concretizzarsi opportunità di crescita anche di tipo professionale, con la nascita di figure legate all’universo del teatro. Infine per il direttore artistico De Rose, questo progetto è pure l’occasione per riprendere un vecchio progetto forzatamente messo in un cantuccio. Rinasce infatti IndipendenteMente teatro, «per dare una possibilità agli artisti di uno spazio teatrale libero da circuiti sottomessi e regole meramente commerciali».
IL CARTELLONE
La stagione di prosa inizierà sabato 24 e domenica 25 marzo con “I grandi di Napoli” con Gigi De Luca. Il 31 marzo e 1° aprile Sonia Barbadoro porterà in scena “Post partum”. Il 14 e 15 aprile toccherà a Nino Racco (“Ciao amore ciao”), il 21 e 22 aprile “Bugiardi senza gloria” della compagnia Ragli. La conclusione della stagione al Gambaro – che si avvarrà della collaborazione di “Porta cenere”, “Lalineasottile” e “Jeux de dames” – sarà affidata ancora a De Luca e al suo “Caffè concerto”.