VIBO VALENTIA Non soddisfatto per la gestione del commissario Alfredo D`Attorre, il consigliere regionale Bruno Censore ha deciso di giocare in autonomia e spingere per la convocazione di un`assemblea dei circoli vibonesi del Pd. L`appuntamento è per mercoledì 4 alle 17 all`hotel 501 di Vibo Valentia, che è un po` il quartier generale delle adunate politiche di ogni fazione. Nel mirino di Censore e dei suoi fedelissimi ci sono alcune scelte che il commissario ha compiuto in queste ultime settimane, a partire dalla nomina dei coordinamenti provinciali. Organismi, questi ultimi, che avranno il compito di traghettare il partito ai congressi territoriali.?Ma nel ciclone è finita pure l`ultima riunione dei vertici provinciali del partito (convocata dal presidente della Provincia Francesco De Nisi) e in cui non sarebbe stata invitata la componente che fa capo a Censore. «Non è mia intenzione polemizzare – spiega il consigliere regionale –, ma avevo esultato, dentro di me, nel momento in cui sembrava che si fosse pronti ad aprire una nuova fase nella quale, superata ogni divisione, pur nelle legittime differenze e sensibilità, si potesse ragionare tutti insieme sul futuro di questo partito, senza parlarsi addosso e senza rimpallarsi responsabilità per un passato difficile». ?Altro non aggiunge, l`esponente democrat a Palazzo Campanella. Ma chi ha avuto modo di parlargli in queste ore assicura che altri rappresentanti istituzionali del partito sarebbero attestati sulle sue posizioni. In attesa di capire quale sarà la piega che prenderà la vicenda c`è quanto basta, in ogni caso, per affermare che il periodo di tregua all`interno del Pd calabrese, siglato con l`arrivo di D`Attorre, può considerarsi concluso.
LA PRECISAZIONE DI CENSORE Dopo pochi minuti dalla pubblicazione della notizia, è arrivata in redazione una nota, sempre a firma di Censore, che ricalibra i termini dell`iniziativa: «Non ha convocato alcuna assemblea, né ho spinto i circoli vibonesi ad auto convocarsi. In queste ore mi sono limitato a raccogliere il disappunto ed il dissenso di tanti coordinatori di circolo e militanti del Partito democratico rispetto alle azioni politiche perpetrate da una parte del coordinamento del Pd, in aperta violazione delle regole di civile convivenza e all’interesse del partito democratico, ed in maniera contraria ai tanti buoni propositi enunciati dal commissario Alfredo D`Attorre, a cui va la mia stima e l’invito a vigilare sulla situazione del partito vibonese».
Una precisazione ambigua, che non riporta chiarezza nell`intricato mondo dei democrat calabresi. Piccolo particolare: è stato lo stesso Censore a far veicolare la notizia (peraltro non smentita) della convocazione di una riunione degli iscritti al partito vicini a lui. Poche ore dopo è arrivato il mezzo dietrofront ispirato, almeno così pare, da qualche big del partito. Intelligenti pauca…
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