Abramo: «Sono un uomo libero»
«Io sono un uomo libero». Sergio Abramo tuona contro chi lo accusa di essere il portatore degli interessi dei grossi gruppi imprenditoriali catanzaresi. «Sfido chiunque a trovare un solo atto in cui…

«Io sono un uomo libero». Sergio Abramo tuona contro chi lo accusa di essere il portatore degli interessi dei grossi gruppi imprenditoriali catanzaresi. «Sfido chiunque a trovare un solo atto in cui ho favorito un privato rispetto all`interesse collettivo. Si parla tanto di malaffare, ma quali sono questi affari? In questa città nessuno vuole più investire e costruire». Ha voluto chiudere così la conferenza stampa per presentare il suo programma di governo della città, lanciando messaggi anche al resto della sua coalizione: «Sono sicuro che mi affiancherà, ma io non ho paura di parlare e dire “no”». Seduti accanto a lui il coordinatore provinciale del Pdl, Wanda Ferro, e il consigliere regionale Mauro Magno sottolineano, a più riprese, che «il centrodestra è unito e compatto».
Prima dello “sfogo” finale, Abramo ha descritto, nei suoi punti salienti, le linee di intervento che metterà in campo se verrà eletto sindaco. «Ripartiamo riprendendo quanto avevamo già progettato», esordisce ricordando le sue due legislature da sindaco del capoluogo. «In quegli anni abbiamo affidato 250 appalti per un valore di 270 milioni di euro», quindi il lungo elenco di nastri tagliati: il teatro Politeama (completato in 30 mesi) l`auditorium, il San Giovanni, gli impianti sportivi, la riqualificazione del centro storico. Ma soprattutto Abramo racconta di quanto aveva già in cantiere, ma che dopo il suo addio a Palazzo de Nobili non è più stato realizzato. «Che fine hanno fatto i 5 milioni di euro che avevamo lasciato per la ristrutturazione degli esercizi commerciali nel centro storico? E il finanziamento per la costruzione della nuova sede della guardia di finanza che avrebbe così permesso di “liberare” due splendidi edifici nel cuore della città?». Passando alla stringente attualità, Abramo promette, una volta eletto, di ripulire subito la città dai rifiuti, «poi chiederemo di poter gestire direttamente la discarica di Alli dove è nostra intenzione realizzare una centrale a biomasse». Partirà anche un programma di raccolta differenziata porta a porta, ma i particolari, annuncia Abramo, saranno presentati da Diego Tommasi, ex assessore regionale all`Ambiente sotto la presidenza di Agazio Loiero. Anche per conoscere i progetti su Lido bisognerà attendere la conferenza stampa indetta per domani (prevista la presenza dell`ex sindaco Michele Traversa). Il candidato concede soltanto una breve anticipazione su Giovino: «A Catanzaro Lido servono alberghi per diventare una realtà turistica e Giovino è l`unica area dove si può costruire, pur rispettando il polmone verde della pineta». Ma nella Catanzaro che immagina Abramo amministrazione e imprenditori devono lavorare insieme così come accadrà «per il centro sportivo che Claudio Parente e Massimo Poggi realizzeranno nel quartiere Corvo». Sintonia dovrà esserci anche con Provincia e Regione a cui il candidato chiede di trasferire le risorse legate ai servizi di volontariato. Infine, il tema caldo della sicurezza. «Mai più residenze a soggetti di etnia rom, a meno che non dimostrino di avere un regolare contratto di lavoro. Faremo di tutto per bloccare l`escalation criminale che compromette la serenità di interi quartieri della città».