Peppe e Angelino, scambi di investiture
Angelino e Peppe protagonisti assoluti della scena, di fronte ad una platea più attenta e meno festante di quelle a cui, in passato, aveva abituato il Cavaliere in persona ogni volta che era arrivato…

Angelino e Peppe protagonisti assoluti della scena, di fronte ad una platea più attenta e meno festante di quelle a cui, in passato, aveva abituato il Cavaliere in persona ogni volta che era arrivato in Calabria. In riva allo Stretto, scambi di apprezzamenti reciproci tra l`ex Guardagilli e l`ex sindaco reggino di An, evidentemente bisognosi di tracciare una strategia comune in una fase in cui settori che fanno capo al presidente dell`Antimafia, Beppe Pisanu, guidano una maldigerita fronda interna.
«Crediamo – ha detto Alfano – che il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, possa essere un riferimento per il presente e per il futuro non solo della Calabria, ma anche per il popolo dei moderati di questa regione, e che possa svolgere un ruolo importante nel nuovo orizzonte dei moderati italiani». Un`investitura non molto precisa, ma pur sempre un perimetro politico tracciato a favore di Scopelliti per riconoscergli un possibile spazio di manovra fuori dai confini regionali, sebbene non proprio un ruolo nei futuri organigrammi. «Il governatore Scopelliti, con il “modello Reggio” – ha aggiunto Alfano – ha saputo offrire gioventù, energia e forza di governo ad un centrodestra calabrese che ha trovato in lui un riferimento importante. Per quanto ci riguarda, abbiamo sempre manifestato attenzione per la Calabria ed abbiamo agito per dare una mano, durante l`attività del precedente governo, allo sviluppo delle opere pubbliche e delle infrastrutture in questa regione». Il passaggio dell`ex ministro potrebbe essere stato rivolto ai due frondisti calabresi “pentiti”, Tonino Gentile e Vincenzo Speziali, come in una sorta di ammonimento. Un modo come un altro per far ritornare alla mente del pubblico in sala il ruolo di riferimento che il Cavaliere ha sempre avuto anche a favore di chi, oggi, in Calabria sembra metterne in dubbio il futuro impegno per il rilancio del partito, magari con un nuovo nome.
Peppe si è preso i complimenti di Angelino, in mancanza di investiture precise, e sulla ventilata promessa di un ruolo extraregionale nel partito ha resituito l`attenzione a favore del suo segretario nazionale. «Angelino Alfano, uomo e leader con cui costruire la nuova Italia, salvaguardi il bipolarismo evitando che una piccola percentuale al centro dello schieramento politico possa condizionare le scelte di fondo del Paese», questo l`incarico e l`investitura che il governatore ha dato al suo leader, per provare ad arginare, almeno a Roma, l`onda lunga del Terzo Polo, visto che in Calabria non mancano le frizioni nel rapporto Pdl-Udc e l`impresa di reprimere rumors e maldipancia sembra ardua.