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Mattanza di Villapiana, Domenica Rugiano ritratta Il procuratore: «Continuiamo nelle indagini»

COSENZA Domenica Rugiano cambia versione e nega di essere stata lei a uccidere il marito, Vincenzo Genovese, e la figlia Rosa, nella loro casa di Villapiana. La 54enne ritratta quanto aveva detto a…

Pubblicato il: 08/05/2012 – 12:37
Mattanza di Villapiana, Domenica Rugiano ritratta Il procuratore: «Continuiamo nelle indagini»

COSENZA Domenica Rugiano cambia versione e nega di essere stata lei a uccidere il marito, Vincenzo Genovese, e la figlia Rosa, nella loro casa di Villapiana. La 54enne ritratta quanto aveva detto ai magistrati lo scorso 30 marzo, ma resta comunque in carcere con l’accusa di essere l’autrice del duplice omicidio avvenuto il 27 aprile scorso. Nel corso dei primi due interrogatori a cui è stata sottoposta, la donna ha ammesso di aver imbracciato il fucile da caccia detenuto legalmente dal consorte e di aver aperto il fuoco contro i due familiari conviventi, tentando poi di suicidarsi ma procurandosi solo una ferita all’anca. Una mattanza tra le mura domestiche che la stessa Rugiano giustificò con la «disperazione» per le angherie subite da Vincenzo Genovese, un padre-padrone, a suo dire, geloso e violento, e con il troppo amore, invece, nei confronti della figlia alla quale voleva impedire di avere una vita piena di sofferenze come era capitato a lei. Ieri, però, durante l’interrogatorio di garanzia, la reaconfessa ha cambiato versione e, dal carcere di Castrovillari, dove è detenuta, è tornata a sostenere che sia stato uno sconosciuto a entrare in casa e ad aprire il fuoco. Domenica ha ripetuto una versione simile a quella data ai carabinieri della comando provinciale di Cosenza e di Rossano nell`immediatezza dei fatti, racconto che sin da subito non ha convinto gli inquirenti. Il duplice omicidio è avvenuto attorno alle 10 di quel tragico venerdì, ma solo alle 20 dopo la segnalazione di un passante i carabinieri sono giunti sul posto trovando in giardino il cadavere di Vincenzo Genovese e in casa quello della figlia Rosa, poi nella camera da letto della ragazza Domenica Rugiano in evidente stato di shock, con una ferita di arma da fuoco all`anca e una piccola ferita alla mano.
Ma il procuratore di Castrovillari, Franco Giacomantonio non commenta e assicura: «Noi continuiamo nelle indagini». Concetto ribadito anche dai carabinieri che hanno condotto l`attività investigativa. La confessione della donna è, infatti – per gli inquirenti –, solo uno degli elementi sui quali si basa la misura cautelare, alla quale si aggiungono prove e perizie tecniche. La ritrattazione di Domenica Rugiano non cambia nulla e gli investigatori proseguono l`attività investigativa per accertare le sue responsabilità nel duplice omicidio.
Si attende, quindi, l`esito degli stub effettuati sia sulle vittime che sulla donna e il risultato delle analisi sulla macchia ematica trovata sul fucile da caccia, l`arma con la quale sarebbero stati uccisi Vincenzo e Rosa che è stata rinvenuta nell`abitazione.

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