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Il mondo politico condanna il vile gesto

Convinta solidarietà al prefetto Antonio Reppucci, e ferma condanna per il gesto che ha subìto, sono state espresse dal presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro: «È intollerabile che il c…

Pubblicato il: 15/05/2012 – 10:52
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Il mondo politico condanna il vile gesto

Convinta solidarietà al prefetto Antonio Reppucci, e ferma condanna per il gesto che ha subìto, sono state espresse dal presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro: «È intollerabile che il clima politico, già segnato da toni esasperati, venga ulteriormente avvelenato da episodi diretti a condizionare chi adempie al dovere di garantire il rispetto della legalità nel territorio, ma anche la correttezza dell’informazione nei confronti dei cittadini».
«Tutta la mia solidarietà e vicinanza – ha detto Agazio Loiero (coordinatore nazionale della federazione tra Mpa e Ad) – al prefetto di Catanzaro, unitamente ai due quotidiani destinatari ieri di inquietanti missive di minacce. Sono personalmente vicino ad Antonio Reppucci, un uomo dedito in forma integrale alle istituzioni, come poche volte mi è capitato di incontrare nella mia vita, che non merita gesti simili».
Angela Napoli, coordinatrice di Fli per la Calabria, esprime solidarietà e vicinanza al prefetto e alle testate giornalistiche e sottolinea come «la città di Catanzaro è già stata infangata con una campagna elettorale che ha pesantemente inciso sulla libertà di voto ed è oggi inaccettabile che si cerchi di intimidire il principale rappresentante dello Stato sul territorio. Auguro che il clima torbido che avvolge la città capoluogo di regione, possa, grazie agli inquirenti, delinearsi con chiarezza e vengano al più presto assicurati alla giustizia i responsabili di simili vigliaccate».
Per la deputata Jole Santelli, vicepresidente del Pdl alla Camera, «oltre alla solidarietà al signor prefetto credo sia assolutamente necessario accertare la verità con massima sollecitudine. È palesemente in atto il tentativo di mascherare la pesante sconfitta subita a Catanzaro dal Pd attraverso la costruzione a tavolino di un “caso“ nazionale».
Per Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati Democratici e parlamentare, «quanto è successo a Catanzaro non è degno di un Paese che si dice democratico. Vincere o perdere le elezioni quando queste sono sporcate da certificati elettorali manipolati, schede timbrate e non firmate, di elettori registrati più volte, di schede votate e scrutinate superiori al numero dei votanti non
dovrebbe inorgoglire chi vince né deprimere chi perde».
Il deputato del “Grande sud”, Giancarlo Pittelli, sottolinea come «il clima che la città vive dopo il risultato elettorale sia surreale. Rimango attonito ma per nulla preoccupato. I catanzaresi sono persone perbene, miti, ossequiose delle regole democratiche e rispettose delle libertà e delle
prerogative di tutti».
«Un episodio grave e inaccettabile»: è il commento del parlamentare del Pdl, Giuseppe Galati, che aggiunge: «Non si possono tollerare simili episodi che non appartengono al modo di vivere di una comunità civile e verso i quali si deve elevare il nostro sdegno».
Anche l`arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, condanna il vile gesto ed esprime la solidarietà della Chiesa catanzarese: «È l`ennesimo episodio di barbarie e inciviltà. Chi in Calabria rappresenta le varie articolazioni dello Stato deve essere sostenuto perché possa svolgere fino in fondo e senza timori il proprio mandato».
L`ex sindaco di Catanzaro, Michele Traversa, auspica «che le forze dell`ordine e l`autorità giudiziaria facciano piena luce sull`accaduto, assicurando alla giustizia i responsabili. La gravità dell`episodio non va tuttavia sottovalutata, in quanto tende a intorbidire ulteriormente il clima politico in una città che si è sempre distinta per civiltà, spirito democratico e rispetto delle istituzioni, e la cui immagine viene oggi compromessa agli occhi dell`intero Paese».
Per il deputato dell`Udc, Mario Tassone, «l`inqualificabile atto criminale rivolto contro il prefetto di Catanzaro e due autorevoli testate giornalistiche calabresi si pone in netta contraddizione con il diffuso rispetto delle istituzioni e della libera stampa che quotidianamente assicurano un prezioso contributo alla democrazia e alla libertà di tutti».
Il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, manifesta forte preoccupazione «per il ripetersi di episodi che mirano a creare inquietudine nella società calabrese e nelle istituzioni che rappresentano il riferimento di legalità, convivenza civile e rispetto delle regole. Occorre alzare il livello di vigilanza e di azione – aggiunge – proprio perché la frequenza con cui gli episodi di minaccia a operatori dell’informazione, rappresentanti delle istituzioni e delle amministrazioni locali, accadono, fa correre il rischio di assuefazione rassegnata nell’opinione pubblica».
Il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Sandro Principe, assicura «il suo totale sostegno a tutte le iniziative per garantire legalità, sicurezza e vicinanza alle istituzioni, al fine di potenziare la lotta alle organizzazioni criminali, la cui presenza nel contesto calabrese rappresenta uno tra i fattori che rallentano i processi di sviluppo e di crescita economica, civile e democratica».
Per il capogruppo del Pdl in Consiglio, Gianpaolo Chiappetta, «l’accostamento con le elezioni amministrative di Catanzaro è  poi particolarmente grave; rispetto a quest’ultimo elemento trovo ragionevole, utile e istituzionalmente doveroso richiamare tutti alla moderazione dei toni e al rispetto che si deve nei confronti della magistratura e del lavoro che sta svolgendo».
«Registro con sgomento l`atto intimidatorio indirizzato al prefetto Reppucci e alle redazioni del Quotidiano della Calabria e della Gazzetta del Sud – afferma il consigliere regionale Pdl, Mario Magno –. Lo condanno con fermezza, esprimendo sentimenti di affettuosa vicinanza a Sua Eccellenza e ai direttori dei quotidiani colpiti che invito a proseguire, senza tentennamenti, nella meritoria e corretta opera d` informazione per i cittadini calabresi».
Confindustria Catanzaro respinge «con determinazione il vile accadimento verificatosi, che testimonia, certamente, un clima non consono alla nostra città, caratterizzata, per storia e tradizione, da un forte senso di rispetto delle istituzioni e delle regole democratiche».
La Cgil calabrese esprime «piena solidarietà e sostegno al prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci e a tutti gli apparati dello Stato e condanna fermamente il vile atto intimidatorio compiuto ai suoi danni. Preoccupante è anche l`attacco alla libertà di espressione con le minacce perpetrate ai danni della Gazzetta del Sud e del Quotidiano della Calabria».

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