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Edilizia sociale, la Procura verifica iter amministrativo e particolari “rapporti”

Sono due gli obiettivi che si pone l`indagine della Procura di Catanzaro sul contestato bando per l`edilizia sociale: innanzitutto verificare l`iter amministrativo, poi controllare se esistano o me…

Pubblicato il: 22/05/2012 – 17:29
Edilizia sociale, la Procura verifica iter amministrativo e particolari “rapporti”

Sono due gli obiettivi che si pone l`indagine della Procura di Catanzaro sul contestato bando per l`edilizia sociale: innanzitutto verificare l`iter amministrativo, poi controllare se esistano o meno “rapporti” che abbiano potuto influenzare le scelte della Regione. Il sostituto procuratore Domenico Guarascio, in queste ore, sta prendendo visione dei documenti acquisiti dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro negli uffici della Regione. Si cercano riscontri alle ipotesi di abuso d`ufficio e falso. Al momento, comunque, il fascicolo di indagine è contro ignoti. A far scattare gli accertamenti è stato l`esposto presentato da un imprenditore. Agli atti è stata allegata anche la sentenza del Tar calabrese. Nell`aprile scorso con decreto cautelare il presidente della seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale, Massimo Luciano Calveri, ha disposto la sospensione dell`efficacia di tre decreti della Regione, bloccando di fatto l`iter di assegnazione delle risorse previste dal bando sull`edilizia residenziale. La vicenda, finita adesso nel mirino della magistratura penale, parte dal 2008, da quando, cioè, l`allora giunta Loiero varò il bando relativo alla legge numero 36. Quella procedura si concluse con una graduatoria definitiva e l`assegnazione ad una cinquantina di aziende edili calabresi di una ricca torta di risorse – 150 milioni – con cui realizzare alloggi di edilizia sociale per quattromila case. Con l`arrivo a Palazzo Alemanni del centrodestra guidato da Giuseppe Scopelliti, la Regione fa marcia indietro: blocco e successiva revoca di quel bando e varo di una nuova procedura concorsuale. Parallelamente, però, parte anche la controffensiva delle imprese che nel frattempo avevano già effettuato gli investimenti necessari a soddisfare le richieste di quel bando targato “Loiero”. Una guerra giudiziaria con alterni successi: da una parte il Tar Calabria aveva accolto ricorsi proposti da alcune ditte avverso i provvedimenti di annullamento in autotutela del Bando relativo all`edilizia sociale (legge 36/2008) e dall`altra il Consiglio di stato aveva, viceversa, dato ragione alla Regione sospendendo l`esecutività della decisione dello stesso Tribunale amministrativo regionale.?Proprio in forza di quest`ultimo dispositivo della giurisdizione amministrativa il dipartimento Lavori pubblici aveva riavviato l`iter e assegnato le risorse ai nuovi vincitori del bando. Ad aprile scorso, infine, la sospensione dei decreti perché, scrive il presidente del Tar, «sussistono i presupposti per la concessione del provvedimento monocratico in ragione della “estrema gravità ed urgenza” determinatasi con la emanazione di detti decreti». Giovedì è prevista la camera di consiglio del Tar Calabria per la trattazione in sede collegiale dell`istanza di sospensione. Della vicenda si era occupato il Corriere della Calabria con una dettagliata inchiesta pubblicata nel gennaio scorso. Il reportage portò anche a un`interrogazione parlamentare presentata dai deputati del Pd.

Edilizia sociale, l’inchiesta del Corriere della Calabria
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