Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:05
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Parco eolico di Borgia, duro scontro tra pm e gip

CATANZARO La Procura di Catanzaro ha presentato ricorso al tribunale della libertà contro la decisione del giudice per le indagini preliminari, Antonio Rizzuti, che ha rigettato la richiesta di inter…

Pubblicato il: 30/05/2012 – 13:01
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Parco eolico di Borgia, duro scontro tra pm e gip

CATANZARO La Procura di Catanzaro ha presentato ricorso al tribunale della libertà contro la decisione del giudice per le indagini preliminari, Antonio Rizzuti, che ha rigettato la richiesta di interdizione nei confronti di 13 persone, tra ex componenti del nucleo di valutazione d`impatto ambientale (Via) della Regione e funzionari di enti locali coinvolti nell`inchiesta sulla costruzione del parco eolico di Borgia. La richiesta di interdizione era stata presentata nell`agosto del 2011 dal sostituto procuratore della repubblica, Carlo Villani, ed il gip l`ha rigettata nelle settimane scorse. Le tredici persone interessate alla richiesta di interdizione furono sentite dal giudice nell`agosto scorso. Il gip ha poi ritenuto che non ci fossero gli elementi per accogliere la richiesta di interdizione avanzata dalla Procura. L`accusa sostiene che gli ex componenti del nucleo di valutazione d`impatto ambientale fornirono un parere favorevole circa la compatibilità della realizzazione del parco eolico di Borgia nonostante il progetto fosse falso nel suo contenuto.

SCONTRO PM-GIP
La visione del giudice delle indagini preliminari è «assurda», perché prevere che, davanti al parere reso da una commissione, non tutti i membri se ne assumano la responsabilità «poiché dell`eventuale falso ideologico contenuto nel medesimo parere, potrà rispondere soltanto il relatore e giammai il “mero” firmatario». Il pm Carlo Villani, nel ricorso con il quale torna a chiedere l`interdizione per i componenti della commissione Via del parco eolico di Borgia, non usa toni soft nei confronti del giudice che ha respinto la sua richiesta. Perché le affermazioni del collega magistrato portano ad «aberranti conclusioni» e « dimostrano come il giudicante si sia forse basato soltanto su quanto dichiarato da alcuni degli indagati nel corso dell’interrogatorio di garanzia, trascurando del tutto altre importanti evidenze probatorie». Uno scontro in piena regola. Villani riepiloga i fatti. E spiega che, per la realizzazione del parco eolico, c`è stata una netta disparità di trattamento tra le società concorrenti: «Mentre il progetto della “Anemos srl” era stato approvato con la semplice procedura di screening, quello della “Tre sap” era stato, invece, per gli stessi motivi, sottoposto all’intera procedura di valutazione d`impatto ambientale». Per il giudice, il reato in questione è sussistente per i relatori e per Giuseppe Graziano, dirigente del settore Ambiente all`epoca dei fatti (l`anno è il 2007, ndr), mentre non esiste per i membri non relatori della commissione.

LA NOMINA SOSPETTA
Anche per il gip la nomia di Pasquale Maradei nella commissione era illegittima, perché il funzionario era privo di diploma di laurea. Ma non per questo censura l`operato del dirigente che l`aveva effettuata (Graziano, ndr) spiegando che «non sono emersi  elementi decisivi per smentire l’assunto del Graziano di avere agito, nella sostanza, a tutela dell’interesse pubblico, al solo fine di assicurare efficienza all’organo collegiale di cui il Maradei andava a far parte». Un`affermazione che, per il pm, «genera serie perplessità» perché il gip «ritiene di poter affermare la sussistenza di un interesse pubblico alla nomina, all’interno della Commissione Via, di un soggetto privo del requisito minimo previsto dalla legge, la laurea, perché ciò assicurerebbe l’efficienza dell’organo collegiale». Nomina illegittima, ma necessaria: un teorema che Villani non manda giù, perché «appare chiara l’intenzione del Graziano di arrecare al Maradei un ingiusto vantaggio patrimoniale derivante dai proventi economici della sua illecita partecipazione alle riunioni del nucleo Via, ma anche un vantaggio al Graziano derivante dalla presenza di persona, in seno allo stesso nucleo, in posizione comunque di sudditanza e quindi, eventualmente più disponibile ad assecondare e confortare le sue decisioni».

Argomenti
Categorie collegate

x

x