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Chiudono i tribunali di Lamezia e Rossano, "salvi" Paola e Castrovillari. E parte la protesta

LAMEZIA TERME Una mattinata di passione iniziata con una brutta notizia. Il ministero della Giustizia (con un atto firmato dal capodipartimento dell`Organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri) av…

Pubblicato il: 30/05/2012 – 13:20
Chiudono i tribunali di Lamezia e Rossano, "salvi" Paola e Castrovillari. E parte la protesta

LAMEZIA TERME Una mattinata di passione iniziata con una brutta notizia. Il ministero della Giustizia (con un atto firmato dal capodipartimento dell`Organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri) avrebbe preso la decisione di chiudere il Tribunale di Lamezia, accorpandolo a quello di Catanzaro, “salvando” invece dal processo di razionalizzazione dei costi delle sedi giudiziarie quelli di Paola e Castrovillari. Secondo le indiscrezioni filtrate, anche il Tribunale di Rossano sarebbe destinato a chiudere. Una novità piombata a dare forma ai cattivi presagi delle scorse settimane, proprio mentre era in corso il presidio permanente davanti al Palazzo di giustizia. La prima reazione è stata di sconcerto, poi le udienze sono state sospese e i componenti del consiglio direttivo dell`Ordine degli avvocati si sono dimessi in blocco. Queste le decisioni prese a caldo. Per domani gli avvocati, che da questo momento sono in stato di agitazione, hanno convocato un`assemblea per fare il punto sulla situazione e decidere eventuali forme di protesta. In tribunale si svolge una sorta di assemblea permanente. E arrivano esponenti politici a portare la propria solidarietà. Tra gli altri, tre consiglieri comunali – Francesco Grandinetti, Teresa Benincasa e Gianfranco Spinelli – hanno comunicato le loro dimissioni “informali”, spiegando che le ufficializzeranno nel prossimo consiglio comunale.
Intanto va avanti il presidio permamente davanti alla sede giudiziaria lametina. I dipendenti amministrativi si alterneranno al “timone” della protesta fino a mezzanotte, mentre gli avvocati andranno avanti per tutta la notte, fino all`assemblea prevista per giovedì mattina alle 9, mentre i cittadini dalle 19 di mercoledì, sono stati invitati a restituire i certificati elettorali.

DIMA: «NESSUNA DECISIONE»
Nel pomeriggio arriva la “frenata”, direttamente dalla Camera dei deputati. E direttamente da un parlamentare il cui collegio di riferimento, Rossano, è tra quelli segnalati per i tagli. «Nessuna decisione è stata presa in merito al futuro dei tribunali calabresi nell`ambito della riforma della geografia giudiziaria del Paese». Lo afferma il deputato del Pdl, Giovanni Dima, in una nota. «Le notizie di queste ore, che riferiscono di una determinazione già assunta dal ministero della Giustizia che andrebbe nella direzione di chiudere alcuni tribunali, come Lamezia Terme e Rossano sono, pertanto, prive di ogni fondamento e non fanno altro che alimentare confusione e polemiche. Continueremo a seguire la questione con impegno e ribadendo con forza che saremo impegnati ad oltranza per difendere le ragioni di territori che non possono essere privati dei loro presidi giudiziari». «Rimane quindi confermato – ha concluso Dima – l`incontro del prossimo 4 giugno con il dottor Birritteri, capo dipartimento dell`organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia, in cui spiegheremo le ragioni della salvaguardia dei tribunali calabresi».

I PARLAMENTARI LAMETINI
Anche i parlamentari lametini, presi di mira sul web e dai manifestanti al tribunale per tutto il giorno, si sono fatti sentire in serata: «Condividiamo la legittima preoccupazione degli operatori della giustizia e dei cittadini, la fiancheggeremo in una battaglia giusta che noi condurremo nelle aule parlamentari affinché Lamezia mantenga il suo irrinunciabile presidio di legalità. Seppur la relazione, dalle indiscrezioni, frettolosamente elaborata, prefiguri uno scenario infelice per la nostra città, saranno altre le sedi ed i momenti decisivi, nei quali il nostro impegno per il mantenimento del Tribunale di Lamezia Terme sarà strenuo e veemente». Lo dicono i deputati Ida d`Ippolito, Doris Lo Moro e Giuseppe Galati. «Del resto la scelta definitiva, in riferimento alla soppressione di alcuni Tribunali – proseguono – avverrà in sede politica, atteso che il Ministro e le commissioni parlamentari in materia di Giustizia dovranno accuratamente valutare il lavoro della commissione tecnica, apportando le necessarie integrazioni o modifiche. Il ministro Severino ci ha già precisato che nessuna proposta ad ora può essere considerata definitiva. La scelta finale spetta a lei e sarà assolutamente ponderata. La relazione inerente la riduzione dei costi ed il possibile accorpamento di alcuni Tribunali italiani, svolta dalla commissione tecnica del ministero di Grazia e Giustizia, appare ingiustificata e penalizzante per Lamezia Terme atteso che sono stati discutibilmente trascurati alcuni parametri di particolare rilievo, ed è ragionevole pensare che la discrezionalità con cui si è operato sia, in alcuni punti, debordata in arbitrio».

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