SCALEA Smaltimento illecito di rifiuti, inquinamento, abusivismo e inosservanza delle disposizioni imposte dall`autorità. Oltre ad altri reati di carattere ambientale. Queste sono le principali accuse a cui dovrà rispondere Francesco Rovito, 37 anni, residente a Rende ed ex amministratore unico della società mista “Alto Tirreno Cosentino” che gestisce l`intero ciclo dei rifiuti solidi urbani, appunto, lungo la fascia dell`alto Tirreno cosentino. La procura della Repubblica di Paola ha chiesto, infatti, il rinvio a giudizio dell`ex manager finito in carcere lo scorso dicembre per questa vicenda.
Nel corso delle indagini, coordinate dal procuratore capo, Bruno Giordano, si sarebbe appurato che Rovito, nella sua qualità di manager della società mista di gestione dei rifiuti, avrebbe acconsentito allo smaltimento illecito degli rsu delle città servite da “Alto Tirreno” soprattutto depositando rifiuti di varia natura in siti nella disponibilità della società mista. Realizzando così vere e proprie discariche abusive. Un modus operandi, secondo l`accusa, portato avanti dall`ex manager – che è stato anche consigliere comunale del gruppo dei Verdi a Cosenza nonché ex presidente del Rende Calcio – per diverso tempo. Gli inquirenti stavano infatti controllando dal 2010 l`attività della società riscontrando anomalie nella gestione dei rifiuti.
Nel corso delle indagini, che hanno comportato anche il pedinamento dei mezzi della “Alto Tirreno”, si sarebbe accertato che i rifiuti solidi urbani dei comuni serviti dalla mista finivano indiscriminatamente in terreni della zona. Quattro i siti interessati da quest`attività abusiva: Fiumefreddo di Tortora, località Pantano e Piano dell`acqua di Scalea oltre che località Piano delle Rose di Santa Domenica Talao. In particolare in località Pantano i mezzi della società mista avrebbero sversato 1.200 metri cubi di rifiuti anche pericolosi determinando la contaminazione dell`area. Inoltre l`ex consigliere comunale di Cosenza è ritenuto responsabile di non aver provveduto al ripristino dello stato dei luoghi ordinatogli dalla Procura di Paola e dal Commissario straordinario per l`emergenza rifiuti.
I terreni utilizzati per queste discariche sono state analizzate dagli inquirenti ed è stato rinvenuto anche la presenza di materiale inquinante tra cui idrocarburi, percolato e fibre di amianto. Da qui la decisione di procedere alla richiesta di rinvio a giudizio per Rovito da parte della Procura della Repubblica di Paola.
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