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D`Attorre: «Io candidato al Parlamento? Non è all`ordine del giorno»

AMARONI Le battute più importanti, Alfredo D`Attorre, le regala quando ormai l`intervista volge al termine: «Io candidato al Parlamento? Non è tra le questioni all`ordine del giorno anche perché no…

Pubblicato il: 07/08/2012 – 12:14
D`Attorre: «Io candidato al Parlamento? Non è all`ordine del giorno»

AMARONI Le battute più importanti, Alfredo D`Attorre, le regala quando ormai l`intervista volge al termine: «Io candidato al Parlamento? Non è tra le questioni all`ordine del giorno anche perché non sono stato mandato in Calabria da Bersani per essere candidato. Le priorità in questo momento sono altre e poi ancora bisogna capire con quale legge elettorale si andrà al voto». Il commissario del Pd calabrese spazia a tutto campo durante il tradizionale appuntamento della Festa democratica di Amaroni organizzata dal sindaco Arturo Bova e dal segretario del circolo Gregorio Muzzì. Quest`anno, tuttavia, è andata in scena una kermesse in tono minore per via della scomparsa di Domenico (Mico) De Giorgio, storico primo cittadino comunista di questo centro arroccato sulle colline del Catanzarese. Ma a ravvivare un po` gli animi ci ha pensato D`Attorre. Che non si è sottratto a nessuna delle domande dei giornalisti. Compresa quella sui possibili rientri nel Pd di chi (in platea è stato avvistato il consigliere regionale Vincenzo Ciconte) ha lasciato nei mesi scorsi il partito: «Capisco che con l`approssimarsi delle elezioni c`è una corsa al rientro nei grossi partiti ma su un punto non è possibile ammettere deroghe: nel Pd non c`è spazio per chi considera il partito come un taxi, per chi accetta incarichi dall`attuale governo regionale di centrodestra e per chi si diverte dai giornali a dare consigli politici al governatore Scopelliti». D`Attorre boccia pure l`ipotesi di un movimento degli amministratori locali che possa affiancare il Pd nella competizione elettorale del 2013: «Non è più tempo di liste e listarelle personalistiche. Chi vuole condurre una battaglia politica seria lo deve fare in un grande partito come il Pd che ha una visione unitaria del Paese».
Nel corso della conversazione non sono mancati affondi polemici nei confronti del centrodestra, e in particolare del Pdl, che governa la Regione: Per il commissario inviato da Bersani in Calabria «è indubbio che a Palazzo Campanella ci sia una questione morale grande quanto una casa». D`Attorre assicura che «il Pd non farà sconti a nessuno su questo terreno. Anche al nostro interno staremo molto attenti a valutare candidature a e alleanze. Certo è che siamo fortemente preoccupati per la quantità di vicende giudiziarie che si è accumulata nei confronti del presidente della Regione, Peppe Scopelliti e della sua coalizione. Il nostro profilo, che è e rimane fortemente garantista, non cancella la preoccupazione per il discredito che complessivamente ne deriva».
Finale ancora in crescendo: «Ribadisco quanto già detto nei giorni scorsi: Scopelliti e i suoi collaboratori promettono aiuti economici ai sindaci in cambio della loro adesione al movimento personale del governatore. A chi chiede le mie scuse per quello che dico rispondo che trovo semplicemente inaccettabile ciò che sta accadendo».

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