COSENZA «Il fatto importante è essere riusciti a colpire il senso d`impunità che spesso caratterizza i responsabili di certi reati». Il procuratore della Repubblica aggiunto di Cosenza, Domenico Airoma, ha commentato in questo modo il fermo di Riccardo Gaglianese, il giovane accusato dell`attentato incendiario contro la caserma dei carabinieri della compagnia di Cosenza. «Questa indagine – ha aggiunto – ha rappresentato negli ultimi giorni per noi una priorità perché quanto è accaduto martedì scorso è stato un fatto grave. E ancora più grave è che il giovane fermato abbia mostrato un senso d`insofferenza per la legge. Una cultura e un atteggiamento che vanno combattuti con forza perché non è concepibile che ci sia qualcuno che non rispetti le regole più elementari della convivenza civile». Airoma ha anche sottolineato «l`importanza degli strumenti della videosorveglianza, che si stanno rivelando sempre più indispensabili per il controllo e la sicurezza del territorio, consentendoci di colpire l`antistato nel mondo più rapido ed efficace». Secondo il comandante provinciale di Cosenza dei carabinieri, colonnello Francesco Ferace, quanto è accaduto martedì «é un fatto anche più grave rispetto agli episodi di criminalità organizzata perché rappresenta un gesto che dimostra insofferenza nei confronti dell`Arma. La vicinanza dei cittadini e delle istituzioni che ci è stata espressa inorgoglisce l`Arma dei carabinieri».
Sul conto di Riccardo Gaglianese, 19 anni, erano in corso accertamenti già dalla giornata di ieri. Dalle indagini è emerso che il giovane, che ha precedenti per danneggiamento e rapina, ha messo in atto l`attentato per vendicarsi del fatto che i carabinieri della compagnia di Rende gli avevano ritirato la patente perché aveva effettuato un sorpasso, lungo la statale 107, all`altezza di un semaforo superando le automobili che erano in fila. Gaglianese ha riempito una tanica di benzina che ha poi utilizzato per compiere l`attentato scegliendo come obiettivo la caserma dei carabinieri della compagnia di Cosenza, che è quella più vicina alla sua abitazione. «Per l`identificazione del responsabile dell`attentato – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, il colonnello Francesco Ferace – sono state determinanti le immagini registrate dalle telecamere installate all`esterno della caserma, insieme all`attività investigativa svolta dall`Arma. Ne sono emersi elementi schiaccianti a carico di Gaglianese riguardo la sua responsabilità nell`esecuzione dell`attentato».
x
x