Caccia, da oggi si torna a sparare

ROMA L`intervento delle istituzioni per rinviare la caccia, invocato con vigore dagli animalisti, non è arrivato, e così nel weekend le doppiette torneranno a sparare in gran parte d`Italia, accompagnate dal vespaio di polemiche che ogni anno caratterizza l`avvio della stagione venatoria. Il Wwf, che assieme alle altre associazioni ambientaliste aveva chiesto più volte una sospensione, annuncia nuovi ricorsi e non nasconde la sua delusione. «Pur di accontentare quell`1% della popolazione che imbraccia la doppietta e forse tentare di intercettarne il consenso alle urne – denuncia – la politica non esita a negare l`evidenza, compresa la siccità di questi mesi e i gravi danni subiti da territorio e fauna». A rispondere è l`Arcicaccia, che dice basta alle «strumentalizzazioni» della siccità. «In altri Paesi gli ambientalisti, gli agricoltori e i cacciatori collaborano, si firmano documenti sulla caccia sostenibile», rileva il presidente dell`associazione venatoria, Osvaldo Veneziano, mentre «in Italia siamo in rissa permanente, e gran parte della responsabilità ce l`ha la politica». Sul fronte legale, il Wwf può contare su due successi. I Tar del Lazio e della Campania hanno infatti bloccato la pre apertura della caccia. Alle due Regioni si aggiunge la Liguria, che non prevede una preapertura nel suo calendario venatorio, ma nella maggior parte delle regioni italiane i cacciatori, in questo weekend, potranno scendere in campo. In Piemonte si sparerà solo in alcuni “Ambiti territoriali di caccia” nelle province di Alessandria, Asti e Torino, mentre in Lombardia sarà coinvolto solo il Bresciano. Le preaperture sono confermate anche in Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. In Toscana, infine, la caccia d`appostamento, per tenere conto dei problemi legati alla siccità, non sarà consentita alle specie acquatiche, mentre la preapertura è stata limitata alla sola giornata dell`1 settembre.