COSENZA Si mobilita l`opposizione in consiglio regionale contro la chiusura della Direzione generale di Cosenza della banca Carime. Una interrogazione presentata dal consigliere Rosario Mirabelli e una dichiarazione del collega Mario Maiolo animano il dibattito intorno al taglio deciso dai vertici dell`istituto di credito. Il consigliere di Progetto Democratico, chiede che si intervenga al fine di «scongiurare la chiusura» e di valutare se non sia il caso di intraprendere «ogni iniziativa, compresa la rivisitazione degli accordi di tesoreria con la Regione per evitare che la Calabria venga danneggiata da un piano industriale che, ancora una volta, privilegia le strutture del gruppo Ubi Banca del Nord e penalizza fortemente quelle del Sud a partire da quelle ubicate sul territorio calabrese». «Con l`adozione di tale decisione – attacca Mirabelli rivolto a Scopelliti e Talarico – Ubi prefigura uno spostamento definitivo di Banca Carime a Bari con un danno per la Regione Calabria incalcolabile per l`economia regionale e per l`erario regionale in quanto Banca Carime e` il maggior contribuente. Tale decisione è stata comunicata alle organizzazioni sindacali ed e` inserita nel nuovo piano industriale che prevede l`ennesima riduzione degli oneri del lavoro con l`accompagnamento alla quiescenza ed il ricorso a forme di flessibilità dell`orario di lavoro, nonchè la chiusura di 78 Sportelli e la trasformazione di 79 Filiali in minisportelli».
D`altro canto, il consigliere del Pd Maiolo ha dichiarato che «nella prossima seduta del consiglio regionale promuoveremo un ordine del giorno, per la stesura del quale chiederemo il contributo e l`adesione di tutti i consiglieri regionali, con il quale proporremo di impegnare il presidente della Regione a svolgere un`azione incisiva al fine di scongiurare la riduzione della presenza di Banca Carime in Calabria».
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