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Se il nuovo incarico diventa una figuraccia

Chissà se anche questa volta si troverà il modo di gridare al complotto, all`ennesima macchinazione ordita dai “nemici della Calabria”. Di sicuro, la nomina di una dirigente i cui precedenti incarich…

Pubblicato il: 08/09/2012 – 11:24
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Se il nuovo incarico diventa una figuraccia

Chissà se anche questa volta si troverà il modo di gridare al complotto, all`ennesima macchinazione ordita dai “nemici della Calabria”. Di sicuro, la nomina di una dirigente i cui precedenti incarichi sono al centro di due distinte inchieste non è fatto che possa passare inosservato. Specie se le nuove competenze di Alessandra Sarlo hanno a che fare con il settore più importante e delicato del bilancio calabrese: la sanità.
La moglie di Vincenzo Giglio, magistrato sotto processo perché beccato a passare notizie riservate all`ex consigliere regionale Franco Morelli (tra l`altro, proprio per agevolare la “scalata” della consorte alla burocrazia regionale), ha una nuova competenza, attribuita lo scorso 30 luglio. Dirigerà il centro di responsabilità “Gestione sanitaria accentrata”. E tutto ciò dopo che anche la sua nomina a dirigente generale del dipartimento Controlli è finita nel mirino della Procura di Catanzaro (che indaga sul governatore, Giuseppe Scopelliti, sull`assessore al Personale, Domenico Tallini, e sulla dirigente di settore Rosalia Marasco).
La notizia della nuova attribuzione di competenze è rimbalzata sul Corsera, che le dedica l`apertura in una delle pagine di cronaca. Ed è un altro spot non esattamente positivo per l`immagine della Regione. Solo che, in questa circostanza, non sarà facile prendersela con le forze esterne (e piuttosto misteriose) che, secondo il centrodestra, cercano di fare ombra alla Calabria. Non sarà facile perché l`atto finito nel mirino della stampa nazionale è un documento della giunta, votato all`unanimità. Si sa già, in sostanza, a chi attribuire la brutta figura. Anche se, dal Palazzo, spiegano che l`individuazione della Sarlo è un fatto “normale”, dato che serviva qualcuno che fosse terzo, e cioè che potesse certificare i conti della Gsa (e non quelli delle aziende sanitarie). La “nomina”, dunque, è basata sul ruolo della Sarlo come dg del dipartimento “Controllo”: tutto deriva da quell`incarico, per il quale ci sono già tre indagati eccellenti e un paio di esposti in Procura. Mentre i magistrati catanzaresi scandagliano atti e delibere per capire se la moglie del giudice avesse i requisiti necessari a diventare dirigente, la giunta ne fa addirittura il controllore di una parte importante dei conti della sanità. E tutto mentre, tra meno di una settimana – il 17 settembre – riprenderà il processo al giudice Giglio.

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