Muore l`accusatore di Rappoccio
REGGIO CALABRIA È stato stroncato da un infarto Pasquale Tommasini, 69enne, ex funzionario delle Fs, ex collaboratore e tra i principali accusatori del consigliere regionale Antonio Rappoccio, recent…

REGGIO CALABRIA È stato stroncato da un infarto Pasquale Tommasini, 69enne, ex funzionario delle Fs, ex collaboratore e tra i principali accusatori del consigliere regionale Antonio Rappoccio, recentemente arrestato per corruzione elettorale aggravata. A rendere nota la morte di Tommasini è stato l`avvocato Aurelio Chizzoniti, tra i primi a denunciare le presunte irregolarità oggetto dell`inchiesta.
Tommasini, ex presidente dell`Iride Solare Srl, una delle società al centro dell`indagine che ha coinvolto Rappoccio, aveva consegnato alla magistratura le schede che sarebbero state utilizzate per monitorare il voto dei disoccupati, a cui sarebbe stato promesso un posto di lavoro.
Nei giorni scorsi Tommasini aveva deciso di querelare Rappoccio. Il politico arrestato, che «pensa di cavarsela dissacrando chi si è rivolto alla legge, non avrebbe meritato alcuna considerazione – aveva detto Tommasini – ma solo la querela che il mio difensore, l’avvocato Domenico Serrao, si accinge a depositare».
«Sono proprietario di tre appartamenti, di cui uno in città e due in periferia, nonché di una villa a Saline – aveva aggiunto l`ex collaboratore – per cui Rappoccio avrebbe dovuto inventare qualche altra cosa per tentare di depotenziare le mie accuse che non l’assolutamente inutile acquisto di una quarta casa per spillargli soldi. Dispongo di discreto conto corrente e sono titolare di pensione dello Stato mentre mia moglie è da tempo insegnante di ruolo. Visto che sono genitore di due figlie entrambe da tempo avviate al lavoro, l’una insegnante e l’altra dipendente bancaria, per quale ragione avrei chiesto il posto per una delle due il cui problema occupazionale è stato risolto con larghissimo anticipo a questa triste esperienza?».
L`avvocato Chizzoniti ha dichiarato di partecipare intensamente al dolore dei familiari di Tommasini per la scomparsa di «un galantuomo che non ha esitato a dissociarsi da un`organizzazione che ha strumentalizzato il dramma della disoccupazione. Esercitando una rara opzione legalitaria in un contesto ambientale difficilissimo offrendo spontaneamente un rilevante contributo alla Giustizia, inseguendo, altresì, un confronto con Antonio Rappoccio per inchiodarlo ulteriormente alle sue responsabilità».