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La Rende non ci sta: «In Parlamento il solito bla bla bla sulla Calabria»

CATANZARO «Mai come all`inizio di questa settimana, la Calabria è stata come un bosone di Higgs, cioè, prossima allo zero dell`antimateria e del vuoto siderale. E, proprio come nel corridoio del Ce…

Pubblicato il: 13/09/2012 – 15:48
La Rende non ci sta: «In Parlamento il solito bla bla bla sulla Calabria»

CATANZARO «Mai come all`inizio di questa settimana, la Calabria è stata come un bosone di Higgs, cioè, prossima allo zero dell`antimateria e del vuoto siderale. E, proprio come nel corridoio del Cern sotto il Gran Sasso, lo scontro tra particelle è stato simile alla fine del mondo e al principio della sua creazione. Le singole mozioni in un Parlamento deserto di un tardo lunedì ancora estivo lo hanno reso simile a un Consiglio regionale o a una sala di Udienza Regia dove i “cahiers de doleances” snocciolavano le loro istanze». È quanto afferma, in una nota, Bianca Rende coordinatrice regionale della federazione Mpa-Ad.
«Il fallimento del regionalismo e il ricorso al populismo – prosegue Rende – è stato così sferzato senza appello perché senza costrutto. Niente di nuovo del solito bla-bla-bla estraneo a efficaci riferimenti meridionali, nazionali ed europei. Il vittimismo a scadenza di legislatura non premia piu` di un`inquadratura televisiva di pochi secondi per un gruppo di operai rinchiusi in una galleria o in cima a un altoforno dismesso. Perciò ci vuole di piu` di un semplice vuoto a perdere, ancorche` sotto la firma di loghi svogliati e divisi sulle proposte o di un gioco delle parti. Tanto piu` che la presentazione di mozioni distinte, oltre a far rimpiangere un passato in cui la Calabria si esprimeva con voce unitaria e le sue rivendicazioni riscuotevano ben altra attenzione che non da sedie vuote, rischia di indebolire l`efficacia del voto cui l`Aula si è aggiornata (persino Pdl e Udc, alleati al governo regionale, si sono presentati divisi a Roma), essendo facilmente prevedibile che in quella occasione ogni partito voterà la sua mozione, riducendone così la pressione sul governo».
«Sotto Monti – sostiene ancora Rende – occorre più merito nelle questioni e nelle loro soluzioni. Proposte più convincenti sarebbero, ad esempio, il taglio degli incentivi e il ritorno delle agevolazioni tributarie, automatiche e per tutti; la rete di commercializzazione ed export delle piccole imprese; la logistica euro mediterranea, la tutela delle “eccellenze” mini-multinazionali, la ricerca, la formazione giovanile all`europeizzazione. Insomma, o la Calabria si rende capace di stare fra i vagoni di testa oppure è destinata a sganciarsi e finire su un binario morto».

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