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Il turismo può attendere

Quello che vi riproponiamo è il servizio pubblicato sul Corriere della Calabria nell`edizione n.35 del 16 febbraio scorso.CATANZARO Potenziare la capacità ricettiva della nostra regione non è una p…

Pubblicato il: 25/09/2012 – 17:16
Il turismo può attendere

Quello che vi riproponiamo è il servizio pubblicato sul Corriere della Calabria nell`edizione n.35 del 16 febbraio scorso.

CATANZARO Potenziare la capacità ricettiva della nostra regione non è una priorità. Come non lo è qualificarne i servizi. Ma neppure incrementare l`offerta turistica da offrire ai potenziali visitatori delle nostre mete più appetibili. Nulla di tutto questo deve meritare l`attenzione dovuta visto che la Calabria, come è noto, migliora di anno in anno la sua capacità attrattiva per qualità, appunto, dei servizi presenti nelle strutture alberghiere in un contesto ambientale che è tra i migliori del Mediterraneo: mare limpido, assetto urbanistico intatto e manutenzione del verde pubblico eccellente. Senza dimenticare la qualità raggiunta dal sistema della raccolta dei rifiuti solidi urbani: differenziata spinta e cassonetti dell`immondizia nelle strade delle nostre città perfettamente puliti. E le risposte dal popolo vacanziero di mezzo mondo non stanno tardano ad arrivare: incrementi del numero di presenze e arrivi a doppie cifre nell`ultimo quinquennio. In questo quadro idilliaco si possono comprendere le motivazioni che stanno spingendo il dipartimento Turismo dalla Regione Calabria a non prendere in seria considerazione le risorse aggiuntive che arrivano dall`Europa per migliorare l`offerta ricettiva della nostra regione. Semplicemente non ce ne sarebbe bisogno visto, appunto, i numeri e gli indicatori del comparto. Ma ovviamente non è così. Lo sanno bene soprattutto gli operatori del settore costretti, addirittura, quest`estate a non aprire alcune loro attività per contenere le perdite economiche. Una situazione drammatica che, però, al dipartimento – preso com`è a coccolarsi su numeri di crescita fantomatici: incremento nell`estate appena trascorsa di oltre tre punti percentuali di turisti in arrivo nella nostra regione e +9% di vacanzieri stranieri – non sembra interessare. Così accade che un bando da 18 milioni capace di generare investimenti sul territorio per circa 41milioni possa finire nel cassetto. Con buona pace degli albergatori. Si tratta del- l`avviso pubblico per la realizzazione di nuove attività ricettive.

L`ITER COMPLESSO
La storia di questo strumento che recuperava risorse – diciotto milioni di euro, appunto – addirittura dal Programma operativo regionale 2000-2006 è lunga e contorta. E ha inizio, esattamente, due anni addietro. Almeno la parte nota. Il bando, infatti, è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Calabria il 5 febbraio 2010 in cui si riportava la delibera della giunta regionale con la quale si approvava il meccanismo di aiuto per gli investimenti produttivi a sostegno delle nuove iniziative imprenditoriali turistiche da realizzare all`interno delle destinazioni vacanziere calabresi. Uno strumento importante e molto atteso dagli operatori che permetteva di realizzare nuove strutture di qualita? nella nostra regione e innalzare la capacita? ricettiva. Cosi? le domande arrivano al dipartimento – se ne conteranno oltre 130 – entro i termini del bando: cioe? due mesi. Poi accade qualcosa. Quel bando sembra non avere piu? priorita? nelle politiche di sviluppo turistico della Calabria. La valutazione e la conseguente approvazione della graduatoria relativa sarebbe dovuta essere tempestiva: tre mesi dalla chiusura del bando, cioe? luglio 2010. E invece passano i mesi, tanti, tantissimi ma di quella procedura di valutazione dei progetti d`investimento prodotti dagli imprenditori calabresi se ne perdono le tracce. Occorreranno esattamente quattordici mesi per vedere pubblicati i risultati. L`otto aprile del 2011, infatti, sul Bollettino ufficiale regionale viene finalmente pubblicato il decreto del dirigente generale del dipartimento Turismo, Raffale Rio, con il quale si approva la graduatoria degli ammessi e degli esclusi dal meccanismo di sostegno. Tutto concluso. Proprio per nulla. Ben 39 imprenditori su 133 fanno ricorso in via gerarchica di cui quindici vengono accolti, in autotutela, dall`amministrazione regionale. Gli errori sono troppo macroscopici per non essere presi in considerazione. Tre iniziative imprenditoriali finite nell`elenco delle società escluse vengono ripescate e, addirittura, una di queste si classifica seconda in assoluto. Si tratta dell`Enterprice srl di Davoli che, secondo una prima valutazione della commissione, non aveva presentato la planimetria generale. Poi la situazione si ribalta. Cercando meglio tra i documenti presentati dall`impresa catanzarese, trova un atto del tutto simile a quello prima non rinvenuto. Ma non è l`unico caso. Un`impresa di Morano Calabro, esclusa per la mancanza del conto economico e il suo stato patrimoniale previsionale, al riesame si vede rientrare in graduatoria perché i documenti contabili erano stati già presentati.

LA BEFFA FINALE
E si arriva alla graduatoria definitiva che viene pubblicata sul Bur Calabria il 15 luglio scorso. Le iniziative imprenditoriali ammesse al sostegno sono 89 di cui 17 già finanziabili. Le altre, come da avviso di selezione, saranno sostenute «con ulteriori risorse individuate dalla giunta regionale nell’ambito del Por Calabria Fesr 2007/2013 o con risorse nazionali e regionali». Si attendono altri giorni, ma poi non accade più nulla: nessuna comunicazione ufficiale da parte del dipartimento né tantomeno l`avvio della procedura per l`erogazione dell`aiuto. Nulla di nulla. Con la pubblicazione della graduatoria definitiva – che avrebbe dovuto rappresentare il momento conclusivo della procedura valutativa e l`inizio dell`attivazione del meccanismo di sostegno agli imprenditori turistici – il sipario si chiude. Così a due anni esatti di quel bando – che avrebbe permesso al comparto di accrescere la propria competitività – non si parla più. Anzi. C`è chi ventila la possibilità che l`intero iter sarà annullato. Seppellito da vistose anomalie nelle procedure di valutazioni delle domande che hanno già prodotto ricorsi accolti dal Tar Calabria da parte delle aziende. La giusta conclusione di un bando gestito male e, forse, finito peggio. D`altronde il turismo calabrese, visti i numeri, non ha proprio bisogno di sostegno.

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