Voto a Catanzaro, Tallini non ci sta: «Falsa la notizia dei 22 doppi voti»

CATANZARO «Era evidente, e oltremodo scontato, che i media utilizzassero le risultanze delle verifiche elettorali disposte dal Tar, quale vetrina ideale per diffondere notizie secondo cui le elezioni amministrative di Catanzaro del 6-7-maggio scorso non si siano svolte regolarmente». Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl nel consiglio comunale di Catanzaro, Domenico Tallini, assessore regionale. «È bastato, infatti – aggiunge – che sul verbale della commissione prefettizia, in ordine alle verifiche disposte dal Tar, venisse riportato che sul registro secondario delle tessere elettorali della sezione 85, sono stati ripetuti per due volte i numeri di tessera elettorale di 22 lettori per consentire ai sensazionalisti, articolisti dei vari giornali, di buttarsi a capofitto sulla notizia, falsa e tendenziosa, secondo cui le 22 annotazioni multiple sono diventate automaticamente 22 voti doppi espressi nella stessa sezione. Tutto ciò ha contribuito ad avvalorare nell`opinione pubblica la teoria, tanto cara alla sinistra, secondo cui le elezioni amministrative sono state viziate da gravi irregolarità/brogli elettorali. Ma, sia pure a distanza di qualche giorno e soprattutto con la serenità di giudizio di chi vuole impedire che un sommario processo politico-mediatico prevalga sulla verità dei fatti che sono emersi dalle verifiche disposte dal Tar, chiedo che se il registro secondario delle tessere elettorali viene compilato registrando i dati che di volta in volta vengono annotati sul registro principale degli elettori iscritti nella sezione (elenco azzurro per i maschi e rosa per le donne), come mai i nomi degli elettori che avrebbero votato due volte non sono riportati per due volte anche sul registro principale degli iscritti nella sezione?».
Secondo Tallini, inoltre, «se è vero che sul registro principale degli elettori iscritti nelle liste elettorali della sezione 85, risultano abbiano votato 887 elettori (420 maschi e 467 donne) e tutto risulterebbe regolare, mentre sul registro secondario dove vengono registrati i numeri di tessera elettorale risulterebbero 22 annotazioni che si ripetono due volte, se questi avessero veramente votato due volte è evidente che all`interno dell`urna dovrebbero trovarsi 22 schede in più rispetto al numero effettivo. Al contrario dalle verifiche è emerso che manca addirittura una scheda». «Si fa presente, altresì – dice ancora Tallini – che per ogni espressione di voto, il seggio appone sulla tessera elettorale un timbro di sezione che sancisce che l`elettore ha votato. Ergo, se 22 elettori avessero davvero esercitato per due volte il loro diritto di voto nella stessa sezione, sulla stessa tessera elettorale dovrebbero ritrovarsi due timbri della stessa tornata elettorale. Qualcuno potrebbe obiettare che i 22 elettori abbiano potuto richiedere il duplicato della tessera elettorale al competente ufficio comunale. Se cosi fosse, è evidente che si può facilmente accertare se ciò sia avvenuto chiedendo all`ufficio elettorale del comune copia dell`elenco degli elettori iscritti nelle liste elettorali della sezione 85 che hanno chiesto ed ottenuto il rilascio del duplicato della tessera elettorale. Appare dunque impossibile che nella sezione 85 possano essersi recati a votare per due volte 22 elettori senza che nessuno tra i componenti del seggio, che ricordo era composto, oltre che dal presidente, da un segretario e da quattro scrutatori sorteggiati nonché una miriade di rappresentanti di lista, si sia accorto che lo stesso elettore avesse già votato precedentemente».