REGGIO CALABRIA «Nel Mezzogiorno, creare un vuoto nella istituzioni comporta un problema molto serio perché altri poteri potrebbero occupare questi spazi». Lo afferma, in un`intervista a Libero, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, commentando la decisione del governo di sciogliere il Comune di Reggio Calabria per contiguità mafiose. «Si corre il rischio – aggiunge Scopelliti – di consolidare la forza del crimine organizzato. Non sono certo i commissari o il prefetto che possono dare risposte tempestive ai cittadini. Mai e poi mai avrei immaginato che si potesse arrivare allo scioglimento. Reggio è una delle dieci città metropolitane. Quindi sarò il primo a reclamare lo stesso trattamento per Milano, Napoli o Venezia appena verrà arrestato o indagato un consigliere per collusioni con la mafia». Alla domanda se la mafia con lui ci ha mai provato, Scopelliti risponde: «Non conosco il linguaggio della `ndrangheta. Presumo ci abbiano provato, ma con me non attacca. Riguardo Reggio, si parla sempre e solo di mafia e non delle lobby perverse che per trent`anni hanno tenuto sotto scacco la città. La piaga è rappresentata dalla borghesia mafiosa. Va trovato il modo di distruggere questo gruppo dirigente insediatosi ad ogni livello e ricostruire un sistema sano attraverso le nuove leve».
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