Leonia, indagati anche Mannucchi e Stiriti

L`inchiesta sulla Leonia si allarga. I sostituti procuratori della Dda Giuseppe Lombardo e Sara Ombra hanno iscritto nel registro degli indagati altre sette persone tra cui l`amministratore delegato della società mista, Angelo Mannucchi, e il direttore tecnico Giorgio Stiriti.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, infatti, i due dirigenti della municipalizzata non potevano non conoscere i meccanismi che hanno portato la cosca Fontana di Archi a infiltrarsi nell`azienda partecipata dal Comune di Reggio Calabria.
Mannucchi e Stiriti, secondo il gip Domenico Santoro, «sono stati protagonisti di sintomatica vicinanza alle esigenze dei Fontana, curata prevalentemente rispetto agli stessi interessi dall`azienda, per come chiaramente traspare dagli indizi».
Oltre ai Fontana, nell`inchiesta sulla Leonia è stato arrestato anche il direttore generale della società mista Bruno De Caria accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
É lui uno dei personaggi chiave dell`indagine che avrebbe consentito alla `ndrangheta di allungare i tentacoli sulla municipazzata. La famiglia Fontana, infatti, è titolare della società Semac alla quale è stata affidata la manutenzione dei mezzi della Leonia che, secondo gli investigatori, ha garantito alla cosca un costante flusso di denaro. I collaboratori di giustizia sostengono che il denaro ricavato dall`attività era diventato un “fondo cassa” a disposizione delle cosche reggine. Una sorta di “rimessa di denaro contante” proveniente dall`acquisto sovra stimato di pezzi di ricambio e componenti meccanici dei mezzi utilizzati nel “comparto rifiuti” che, attraverso un sistema di fatture gonfiate, venivano sostituiti dalla Semac con assoluta facilità e senza una preventiva autorizzazione della Leonia, registrando altissimi costi aziendali.