PALAZZO INFETTO | La paranoia del governatore

Qualcuno faccia qualcosa per strappare il governatore della Calabria da questa grave forma di paranoia da giornalisti non controllabili. Ormai li vede in ogni dove e, soprattutto, li ritiene interessati da un unico e solo argomento «cospirare contro Reggio Calabria», che poi significherebbe impedire a chi ha sepolto Reggio sotto una valanga di debiti e di contiguità mafiose di poter continuare a farlo.
La storia del governatore assediato dalla stampa sta facendo il giro delle redazioni, una barzelletta che ormai ha abbandonato il ridicolo per approdare nel grottesco: «Era Sandro Rutolo, lo hanno visto i miei amici….,  anzi no! Non era Sandro ma era Guido, si Guido Ruotolo… come?, non era Guido, Guido era a Grottaglie? Allora era Sandro».
E poi ancora: «Con lui c’erano anche Lucio Musolino e Peppe Baldessarro e tutti e tre stavano complottando con quello de La 7, coso come si chiama… Penzio, no Parenzio, insomma quello lì della diretta da Reggio». E giù risate nelle redazioni dove sanno bene che è più facile che Scopelliti passeggi sottobraccio con Nichi Vendola, piuttosto che Baldessarro e Musolino si ritrovino a fare sinergia professionale fra loro.
Ma ormai il polso tarantolato della politica calabrese offre anche questo teatrino.
A meno che…. A meno che i messaggi siano di altro tipo e di altro genere: vi teniamo d’occhio, seguiamo spostamenti e incontri,  e siccome siete “nemici”, sappiate che sappiamo dove trovarvi e dove farvi trovare.
Non lo so, ci fosse un Ordine dei Giornalisti potremmo provare a chiedere lumi. Ma c’è?