Crotone, il centrosinistra ritrova l`unione

CROTONE Il Pd si ricompatta e l’Idv lancia segnali di pace. Nel consiglio comunale, tenutosi ieri in seconda convocazione, il centrosinistra ritrova la maggioranza. Prima di arrivare in Consiglio il Pd riunisce il gruppo e chiarisce le diverse posizioni, che avevano provocata la spaccatura del giorno prima. In apertura di seduta il capogruppo dell’Idv, Michele Marseglia, ha chiesto di intervenire ed ha annunciato che il suo partito «è vicino all’amministrazione». La ritrovata compattezza permette di discutere i punti posti all’ordine del giorno con la massima tranquillità. In verità solo due sono stati oggetto di discussione (variazioni di bilancio e relazione della Corte dei conti) tutto il resto composto da debiti fuori bilancio sono stati ritirati, perché due giorni fa è stata introdotta una nuova norma che impone l’approvazione preventiva dei revisori dei conti. I debiti fuori bilancio prima del Consiglio devono ottenere il via libera dei revisori dei conti.
Archiviata la seduta del consiglio comunale, il centrosinistra si prepara all’incontro interpartitico di dopodomani, convocato dal parlamentare dei democrat Nicodemo Oliverio. Lo stesso Pd non vuole arrivare impreparato a questo appuntamento e per questo per oggi ha indetto una riunione del gruppo consiliare. Dopodomani si torna a discutere del rimpasto o azzeramento in giunta, alla luce anche delle forti fibrillazioni che ci sono state negli ultimi giorni.
C’è aspettativa per questo incontro anche perché Oliverio ufficializzerà la sua proposta di dovere garantire la presenza rosa nella nuova giunta. Lo scorso mese di settembre il problema era stato posto e l’Idv aveva risposto di non avere donne da indicare; poi, c’è stata una nuova fiammata della crisi e l’Idv ha chiesto maggiore visibilità nel nuovo esecutivo di Vallone e un rimpasto delle deleghe.
La risposta del Pd è arrivata dalle dichiarazioni di Oliverio: «Anche l’Idv deve garantire la presenza femminile». Aria di guerra? No, per il momento si tratta di un braccio di ferro per evitare fughe in avanti e richieste che provocherebbero squilibri e nuove tensioni.