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E Ciucci festeggia l`autostrada incompleta

LAMEZIA TERME Ciucci che bacchetta il New York Times è l`ultimo atto della narrazione che riguarda la Salerno-Reggio Calabria. Da una parte l`Anas, che si specchia trionfale nell`ennesimo annuncio di…

Pubblicato il: 14/11/2012 – 20:03
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E Ciucci festeggia l`autostrada incompleta

LAMEZIA TERME Ciucci che bacchetta il New York Times è l`ultimo atto della narrazione che riguarda la Salerno-Reggio Calabria. Da una parte l`Anas, che si specchia trionfale nell`ennesimo annuncio di conclusione dei lavori (solo di quelli già avviati, però) nel 2013. Dall`altra la stampa “cattiva”, colpevole di voler vedere soltanto i ritardi e le infiltrazioni mafiose. Come al solito, però, bisogna stare attenti a distinguere, a individuare il punto esatto in cui i dati oggettivi si sciolgono nella propaganda.
Partiamo dalle frasi cardine. Per il quotidiano statunitense, «niente incarna i fallimenti dello Stato italiano come la Salerno-Reggio Calabria». Per Pietro Ciucci, che ieri ha relazionato sull`autostrada al Parlamento europeo illustrando slide, video e foto dei nuovi tratti, «la nuova A3 è già un successo infrastrutturale italiano». Più distanti di così non si può. Anche perché l`amministratore delegato dell`Anas affonda il colpo: «Troppe volte con eccessiva disinvoltura si è parlato della autostrada A3 come del “corpo di reato più lungo d’Italia” (questa volta il copyright appartiene a Repubblica, ndr). Le polemiche e i luoghi comuni non corrispondono alla realtà dei fatti». Poco importa che almeno tre inchieste (solo sul versante calabrese) abbiano dimostrato che infiltrarsi nella gestione degli appalti è, per i clan, fin troppo facile. Ciucci lo spiega da sé, quando racconta ai parlamentari di Bruxelles l`impegno nel contrasto della criminalità organizzata: «Impegno che ha consentito, in particolare nel tratto in provincia di Reggio Calabria e Catanzaro, di far pervenire dalle competenti Prefetture 109 informative interdittive nei confronti di altrettante ditte, di cui 62 già contrattualizzate e operanti». Cantieri da dismettere e riavviare, per 62 volte: praticamente la prova che il sistema del general contractor non blocca a monte le infiltrazioni. Ma è tempo di gioire, dunque Ciucci va avanti con il suo elogio. E conferma l`obiettivo di eseguire tutti i lavori finanziati e già avviati entro la fine del 2013. Meglio così, e speriamo che accada davvero. Il fatto è che questi lavori porterebbero l`opera di ammodernamento a 385 sui complessivi 433 della nuova A3. Mancano 48 chilometri: non sono appaltati né finanziati e alcuni neppure progettati. Quanto bisognerà attendere per festeggiare la reale ultimazione dell`autostrada? Mistero. Più chiaro, invece, quanto sia costata, pur se (ancora) incompleta, finora: 7,433 miliardi di euro.
C`è comunque il tempo per esultare: «Se il calendario sarà rispettato, per la nuova A3 saranno occorsi poco più di 10 anni di lavori, quindi ancora meno del tempo impiegato per la costruzione della prima autostrada (12 anni) e con un costo per chilometro che si aggirerà attorno ai 19/20 milioni di euro».
Se vi sembra troppo tempo, o troppi soldi, per un`autostrada alla quale mancheranno ancora 48 chilometri, siete vittime dei luoghi comuni. Oppure giornalisti.

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