La Cancellieri: «Reggio sciolta dopo un esame approfondito»
Il provvedimento di scioglimento del Comune di Reggio Calabria «si è basato su una serie di circostanze significative e rilevanti valutate singolarmente e nel loro complesso». Lo ha affermato il mini…

Il provvedimento di scioglimento del Comune di Reggio Calabria «si è basato su una serie di circostanze significative e rilevanti valutate singolarmente e nel loro complesso». Lo ha affermato il ministro dell`Interno, Annamaria Cancellieri, rispondendo al question time alla Camera a una interrogazione di Jole Santelli (Pdl) sulle presunte inesattezze contenute nella relazione della commissione d`accesso. «L`ampio materiale relativo all`attività di indagine – ha spiegato il ministro – è stato oggetto di attento e approfondito esame da parte degli organi dell`amministrazione periferica e centrale». La relazione del prefetto, «predisposta oltre che sulla documentazione fornita dalla commissione d`accesso anche su ulteriori elementi di valutazione – ha ricordato il ministro – è atto istruttorio del provvedimento di scioglimento che trova la sua motivazione nella relazione del ministro pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. È dunque il complesso delle situazioni rappresentate e non il singolo elemento, peraltro riconducibile alla fase istruttoria, a costituire il quadro valutativo del condizionamento della criminalità organizzata sull`attività dell`ente».
In precedenza la Santelli aveva posto l`accento sulla relazione della commissione d`accesso da cui «emergono grossolani errori, innumerevoli inesattezze e rilevanti omissioni, travisamento dei fatti e ribaltamento delle responsabilità, tra le quali: casi di omonimia o notizie inesatte sull`attività di singoli professionisti, che hanno infangato la reputazione di onesti cittadini; vengono tacciate di contiguità con la criminalità organizzata e si adombrano sospetti del tutto infondati su importanti imprese cittadine, che, addirittura, risulterebbero fornitrici ed appaltatrici della Questura e della Prefettura. Leggiamo che una dipendente del Comune è stata pluricitata nella relazione solo per essere sposata con una persona che ha una parentela con un boss della criminalità. Ed oggi si scopre che il marito di quella signora, con atto di questo governo, è stato nominato commissario straordinario». Poi, nella controreplica, l`affondo polemico (pur senza fare i nomi) nei confronti degli esponenti del Pd reggino Massimo Canale e Giuseppe Falcomatà: «Tra i consiglieri “attenzionati” non risultano, peraltro, due soggetti nei cui confronti esistono, a parere degli interroganti, motivi ben più gravi rispetto a quelli che vengono menzionati nella relazione: il primo in quanto socio in imprese confiscate e riportate nella citata relazione, il secondo in quanto imparentato con soggetti destinatari di procedimenti penali».
Postilla finale: quando la Commissione d`accesso viene spedita a Palazzo San Giorgio, a chiederlo è l`allora prefetto di Reggio Luigi Varratta che è cognato dell`ex ministro del governo Berlusconi, Nitto Palma. Una circostanza, però, che la Santelli sembra aver dimenticato.